Milano, 15 dicembre 2010 - È stata inaugurata oggi la BioBanca della Rete Ongologica Lombarda, per i tumori del colon: un vero e proprio archivio di tessuti tumorali provenienti da tutta la Regione. Sono stati inoltre presentati i dati dell’attività scientifica dell’Istituto nazionale Tumori (Int) nei nuovi laboratori AmadeoLab, oltre 11mila metri quadri di spazi, dove lavorano 160 specialisti, tra ricercatori, tecnici e operatori, di cui 3.650 mq interamente dedicati a laboratori per la ricerca traslazionale, uno specifico ambito scientifico che punta a trasferire nel più breve tempo possibile al letto del malato i successi ottenuti in laboratorio.

 

"AmadeoLab è la sintesi di un modello che ha ispirato il lavoro del nostro Istituto per ottant’anni, un modello che vede da sempre ricercatori e clinici impegnati fianco a fianco per portare i risultati della ricerca direttamente al letto del malato", ha detto Antonio Colombo, presidente della Fondazione Int, "Oggi i nostri medici e i nostri ricercatori possono continuare a farlo sempre meglio in una struttura moderna, condividendo spazi e tecnologie, ottimizzando i tempi, confrontandosi ancor più facilmente sui progressi quotidiani".

All’interno dei nuovi laboratori di via Amadeo hanno sede strutture di ricerca del Dipartimento di oncologia sperimentale e medicina molecolare e del Dipartimento di medicina predittiva e per la prevenzione. I nuovi e moderni spazi ospitano un’attività scientifica in continua crescita: nel 2009, infatti, i ricercatori dell’Int hanno firmato 465 pubblicazioni su riviste scientifiche nazionali e internazionali per un impact factor (valore che misura l’importanza di una ricerca scientifica valutando il numero di volte in cui è citata come fonte nella bibliografia di altri studi) complessivo di 2.272,3: un dato che pone l’Istituto al primo posto tra gli IRCCS monotematici. La condivisione di spazi e strutture consente un migliore sfruttamento di risorse e servizi e al tempo stesso per una maggior integrazione e multidisciplinarietà e condivisione di competenze tra le diverse strutture di ricerca.

 

"Con questa struttura il nostro Istituto", ha detto Gerolamo Corno, direttore generale dell’Int, "si propone a pieno titolo come struttura di innovazione e sviluppo dell’oncologia cosicchè la qualità assistenziale lombarda sia sempre più avanzata a livello nazionale e internazionale". All’interno dei laboratori AmadeoLab è stata inaugurata la Biobanca: grazie a due sale con congelatori meccanici e a una sala con contenitori ad azoto liquido, conserva tessuti tumorali che potranno essere utilizzati sia in progetti di ricerca sia nell’indagine predittiva della possibile evoluzione della malattia del singolo paziente.

Oltre ai campioni, questa struttura potrà utilizzare informazioni clinico-biologiche che sono archiviate in Data Warehouse regionale, un database centralizzato in cui sono caricati dati provenienti da molteplici database operativi locali. Il ‘Progetto BioBanca per il carcinoma colon-rettalè coinvolge Int (l’ente coordinatore), Università degli Studi Milano-Bicocca, San Gerardo di Monza e Ospedale di Vimercate.

 

È stato finanziato da Regione Lombardia e Fondazione Cariplo per uno stanziamento complessivo di 1,5 milioni di euro. "L’uso dei campioni biologici è un settore delicato", commenta Marco Pierotti, direttore scientifico dell’Int, "Per questa ragione, dopo esserci confrontati con altri comitati etici e con altri esperti, abbiamo formulato un documento di raccomandazioni etico-giuridiche. In particolare riteniamo importante che le biobanche rispondano a una normativa omogenea a livello nazionale e internazionale, siano indipendenti e autonome nelle decisioni sia dal paziente-donatore sia dall’Ente-utilizzatore e che la donazione avvenga a titolo gratuito. Eventuali profitti istituzionali derivati dall’uso del materiale donato, come ad esempio proventi da eventuali brevetti, dovranno essere reinvestiti in ricerca".

Rispetto all’anno precedente le ricerche pubblicate dall’Istituto sono state 50 in più e hanno avuto una crescita dell’impact factor di 22,3 punti. Una produzione scientifica quasi triplicata negli ultimi nove anni (da 859 agli attuali 2.272 punti). Nel 2009, inoltre, l’Istituto ha sviluppato 70 sperimentazioni cliniche, cioè sperimentazioni di nuove terapie. Di questi studi è coordinatore in 22, cioè è stato principale responsabile del 31,4% del totale. Attualmente sono in corso oltre 100 sperimentazioni cliniche e 350 progetti di ricerca.