Paura a Quarto Oggiaro: si rivede in giro la Pulce, nuove scritte minacciose

Arrestato un mese fa, è scappato ancora. A maggio è stato condannato in primo grado per lesioni e porto abusivo d’armi di Massimiliano Mingoia

Una veduta di Quarto Oggiaro

Una veduta di Quarto Oggiaro

Milano, 1 settembre 2014 - La «pulce» è tornata. R.D.C., 16 anni, il piccolo boss di Quarto Oggiaro, sabato è stato visto aggirarsi nelle strade alla periferia nord della città dove vivono ancora i suoi genitori. I residenti del quartiere ne sono certi. Il ragazzino visto tra via Pascarella e piazzetta Capuana era proprio lui, il «baby Vallanzasca» condannato lo scorso maggio in primo grado a sette anni di carcere per porto abusivo d’armi, tentato omicidio, tentata estorsione e lesioni.

Che ci fa la «pulce» nel suo quartiere? Sembra che il giovane pregiudicato sia scappato per l’ennesima volta dalla comunità protetta dove era stato confinato dopo la condanna di tre mesi fa. E a Quarto Oggiaro il 16enne «bad boy» ha già lasciato traccia nei giorni scorsi. In via Pascarella — raccontano i residenti del quartiere— i muri sono stati imbrattati. Un segnale del ritorno a casa del piccolo boss. La stessa cosa era avvenuta un mese fa. La «pulce» era scappata il 4 giugno dalla comunità per minori disadattati in provincia di Alessandria. Una fuga agevolata da un complice che l’aveva portato su un’auto rubata a Quarto Oggiaro. La macchina era stata ritrovata proprio lì. R.D.C era subito tornato in strada per le solite scorribande nel quartiere. Tra queste gli insulti e le minacce rivolte al consigliere Pd della Zona 8, Fabio Galesi, andato ad accertarsi di persona degli ennesimi vandalismi compiuti dal piccolo boss nei condomini di edilizia popolare di via Pascarella.

La «libera uscita» della pulce era durata un mese e mezzo. Gli agenti del commissariato di Quarto Oggiaro, all’alba del 26 luglio, sono andati a prenderlo. L’hanno trovato a casa dei genitori, mentre dormiva. I poliziotti hanno dato esecuzione al provvedimento del Tribunale dei minorenni di ripristino della misura cautelare nei confronti del ragazzino. La «pulce» era stata portata al carcere minorile Beccaria. A quanto pare, però, nei giorni seguenti R.D.C. è stato riaccompagnato in una comunità protetta. Fino all’ennesima fuga.

Il piccolo boss è ancora libero di scorrazzare per Quarto Oggiaro. Il Comune è già stato informato della presenza della «pulce» nel quartiere. A Palazzo Marino, oltretutto, già da qualche settimana si sta discutendo della situazione abitativa dei genitori della «pulce», che hanno un regolare contratto di affitto con il Comune, ma sono in arretrato di circa 40 mila euro e devono rispondere dei danni al patrimonio pubblico messi in atto dal figlio. C’è chi spinge, regole alla mano, per lo sfratto della famiglia della «pulce ». E fa notare che la sorella del piccolo boss ha una casa di proprietà a Limbiate. Dove potrebbero andare a vivere i genitori del boss. Lontani da Milano e da Quarto Oggiaro. 

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