Milano, ministro Bonisoli: "Arabia Saudita? Non solo la Scala, progetto più ampio"/ FOTO

Il titolare dei Beni culturali racconta di un incontro con il suo omologo saudita e di "un apertura culturale verso l'Occidente e in particolare dell'Italia"

Il ministro Bonisoli in visita al Cenacolo

Il ministro Bonisoli in visita al Cenacolo

Milano 8 marzo 2019 - "Rispetto l'autonomia della Scala, ho le mie idee ma ho anche un lavoro. E chi fa il mio lavoro deve essere molto chiaro: c'è un cda ed è autonomo nelle proprie scelte". Queste le parole del ministro dei Beni culturali, Alberto Bonisoli, rispondendo a chi gli ha chiesto, a margine della sua visita al Cenacolo di Leonardo Da Vinci a Milano, come giudica un possibile ingresso dell' Arabia Saudita nel Consiglio di amministrazione del Teatro alla Scala, vicenda che ha suscitato diverse polemiche nei giorni scorsi.

Quella del teatro alla Scala "è in termini tecnici una fondazione vigilata dal ministero, quindi è vero che il ministro ha nominato due consiglieri ma questi sono assolutamente autonomi - ha aggiunto -. Io sono d'accordo con il sindaco Sala, che ho sentito ieri, quando dice 'teniamo i toni bassi'. Portiamo la questione all'interno del cda della Scala, l'unico posto dove bisogna fare le valutazioni, anche perché bisogna entrare nel merito e capire di cosa stiamo parlando".  Secondo il ministro infatti bisogna capire "chi è il soggetto che chiede di entrare, che cosa esattamente vuole e quale tipo di coinvolgimento - ha proseguito - Quelle sono valutazioni che, a mio avviso, spettano ai consiglieri della Scala".

Però, il titolare dei Beni culturali ha parlato di un progetto più ampio dei sauditi che riguarda l'Italia e l'Occidente. "Ho incontrato il ministro della cultura saudita a novembre a San Pietroburgo - ha detto - e mi ha fatto un'ottima impressione, perché mi ha parlato di un progetto complessivo di apertura culturale dell'Arabia Saudita nei confronti dell'Occidente in generale e in particolare dell'Italia. Quando il 7 dicembre l'ho incontrato di nuovo alla Scala e Pereira (il sovrintendente) mi ha informato che stava ragionando su questo. Ho collocato questo contatto all'interno di un progetto più complessivo di cui ho parlato qualche giorno fa con l'ambasciatore e poi ho sentito la Farnesina. Dunque, è una cosa più ampia della semplice situazione della Scala".

Anche il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, è tornato a parlare delle polemiche sorte intorno al coinvolgimento di fondi del agoverno saudita nel Cda della Scala: "Adesso non vorrei che si passasse a buttare la croce addosso al sovrintendente Alexander Pereira, che si e' mosso per trovare delle soluzioni. Quindi non e' che non si sapesse che lui si stesse muovendo in Arabia Saudita. Certamente il suo racconto, questo stimolo da parte della Lega, è stata una cosa sorprendente per tutti. Continuo a dire che ci vediamo il 18. Ora stiamo zitti". Rispetto alla mozione che la Lega intende presentare in Consiglio comunale per "dare il benservito a Pereira", il sindaco ha detto che "non e' questo il punto, non e' una mozione politica. Quello che servirebbe e che tutti stiano un po' ad aspettare cio' che succede. La Lega, che e' al governo della Regione, ha un rappresentante nel Cda della Scala e quindi chiedano al presidente della Regione Lombardia di dare le giuste istruzioni al suo delegato. Riportiamo le cose nelle sedi competenti" ha concluso Sala.

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