Romano La Russa, il saluto fascista al funerale di un militante dell'estrema destra

Milano, polemica sull'assessore alla Sicurezza della Regione Lombardia. Poi la "mezza" retromarcia

Milano - Romano La Russa, neo-assessore regionale alla Sicurezza e fratello di Ignazio, è stato filmato (il video è stato pubblicato da Il Fatto Quotidiano)  lunedì mattina mentre fa il saluto romano durante i funerali di Alberto Stabilini, militante dell'estrema destra milanese. Tradizione nera vuole che l'ultimo saluto ad un compagno di credo politico sia tributato ripetendone tre volte il nome, alzando altrettante volte il braccio destro, nel gesto del saluto romano, e scandendo all'unisono una sola parola: “Presente!”.

L'assessore regionale di Fratelli d'Italia non si esime ma, a dire il vero, tradisce una punta di cautela se non di imbarazzo: infatti alza il braccio destro una prima ed una seconda volta, mentre la terza ed ultima il braccio resta moscio e timido a mezz'aria. Linguaggio del corpo da tradurre con un “vorrei mai non posso”?. Di certo si tratta di un filmato eloquente della difficoltà di alcuni esponenti del partito di Giorgia Meloni a fare i conti con il proprio passato.

Sul caso è intervenuto il Pd: "Fonti di stampa segnalano l’assessore regionale alla Sicurezza Romano La Russa con il braccio teso nel saluto romano al funerale di un esponente dell’estrema destra, avvenuto lunedì a Milano - dichiara il consigliere regionale dem Fabio Pizzul -. Inquadrato tra altri, l’assessore ha partecipato alla cerimonia del “presente”, un rito di chiara matrice neofascista. È un fatto molto grave, non degno di un’istituzione democratica come la Regione Lombardia, pertanto chiediamo all’assessore La Russa di dissociarsi pubblicamente. In caso questo non avvenisse, ci attendiamo che sia il presidente Fontana a censurare il gesto del suo assessore, senza costringerci a depositare in Consiglio una mozione di censura contro La Russa".

Pronta la replica di Fratelli d'Italia: “L'estremo saluto era stato richiesto in vita dal defunto di cui Romano era cognato e amico. Quel che preme sottolineare, e che non emerge dal video, è che Romano ha invitato tutti a non fare il saluto romano. Emerge invece con chiarezza che il movimento del braccio di Romano non ha nulla a che fare col saluto fascista ma al contrario testimonia il suo invito ai presenti ad astenersi dal saluto. Basta verificare il movimento del suo braccio, peraltro assente durante le  chiamate consecutive che comunque la Cassazione ha sancito non essere reato se effettuato in un funerale”.

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