Milano, premier Renzi a lezione in Cattolica: "Voglio far scattare consapevolezza" / FOTO

Il presidente del consiglio: "Bicameralismo paritario è sconfitta della Costituente". Nel pomeriggio tappa a Bergamo e Brescia per il sì al referendum

Il premier Renzi in Cattolica (La Presse)

Il premier Renzi in Cattolica (La Presse)

Milano, 14 novembre 2016 - Giornata lombarda per il premier Matteo Renzi Il presidente del Consiglio intorno alle 11.30 è arrivato in Università Cattolica. per una lezione-incontro sulle riforme costituzionali agli studenti del corso di istituzioni di diritto privato del rettore Franco Anelli nell'aula Sant'Agostino. Il premier è stato accolto da un applauso. Per gli studenti si è trattato di una sorpresa di questa mattina.  Nel pomeriggio tappa a Bergamo, a una manifestazione pubblica presso il Centro Congressi di Bergamo. In serata appuntamento a Brescia presso l'Auditorium Balestrieri. 

RENZIIIII_18539292_124014Il referendum - ha esordito il premier - è "previsto dall'articolo 138 della Costituzione, non una scelta come la Brexit". Sulla riforma "è evidente che do un giudizio positivo e quindi sono di parte ma questa non è una iniziativa di propaganda. Il mio obiettivo è uscire più ricco da questo incontro - ha aggiunto- non di convincere voi o altri ma si far scattare il meccanismo del cittadino consapevole. Poi faccio anche iniziative di propaganda ma non è questa". Renzi si è quindi rivolto agli studenti, invitandoli a "fare le domande più cattive possibili". Il presidente del consiglio ha parlato del bicameralismo paritario, definendolo "una sconfitta della Costituente" e ha spiegato che si "è trovato un compromesso". "Già allora - ha aggiunto - era definito un doppione", tanto che negli anni arrivarono critiche da esponenti cattolici come Dossetti e di sinistra come Nilde Iotti. "Tutte le forze politiche degli ultimi anni - ha aggiunto - hanno chiesto di superare il bicameralismo paritario". 

La riforma costituzionale "non è uscita dal cappello - ha sottolineato il premier -. È la conseguenza della politica degli ultimi 35 anni, del dibattito degli ultimi 70 anni". Il premier ha poi rivendicato il fatto che, a differenza di altre riforme come quella di Berlusconi, "questa riforma non dà più poteri al presidente del Consiglio". Renzi ha parlato poi dei mille giorni del suo Governo: "Venerdì il nostro governo fa mille giorni - ha detto -. Pensate a che livello di declino siamo arrivati. Il nostro governo è arrivato a durare più dei singoli governi di Andreotti, o di Moro o di Fanfani. Questo per dirvi come il sistema è instabile. Abbiamo bisogno di una maggiore chiarezza".

Il presidente del Consiglio Matteo Renzi alla Cattolica di Milano
Il presidente del Consiglio Matteo Renzi alla Cattolica di Milano

Il premier ha poi risposto a una domanda sulle recenti elezioni americane, che hanno portato alla vittoria dei Donald Trump. "Siamo stati i primi a sentirlo in Europa - ha detto - Gli ho garantito la massima collaborazione tra i paesi ed è giusto perché si fa così". Renzi ha poi - scherzando sul suo inglese - suggerito agli studenti agli studenti "di leggere il discorso potente fatto da Obama dopo la sconfitta di Hillary (VIDEO). Se c'è una cosa che mi ha colpito è che coloro che fino a ieri parlavano bene di Obama oggi prendono le distanze. Barack Obama è stato un grande presidente, una figura di grande impatto, e considero un privilegio la sua amicizia e i suoi consigli. La democrazia è una cosa fondamentale e non cambia in base a chi vince e chi perde". 

 

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