Referendum autonomia Lombardia, debuttano i tablet: come funziona il voto elettronico

Niente schede, urne e matite copiative. Il voto del 22 ottobre per la prima volta sarà elettronico. Ecco come funzionerà

Voto elettronico per il referendum del 22 ottobre (Newpress)

Voto elettronico per il referendum del 22 ottobre (Newpress)

Milano, 9 ottobre 2017 - Mancano meno di due settimane al referendum regionale consultivo sull'autonomia della Lombardia in programma domenica 22 ottobre. La consultazione è caratterizzata da una novità, di carattere pratico: il debutto del voto elettronico.

Cosa vuol dire? Al seggio elettorale i cittadini non troveranno schede, urne e matite copiative, ma 24.000 tablet acquistati per l'occasione. "L'unica differenza con il voto con le matite copiative è che non si può annullare la scheda. Tutto sommato, il minore dei mali. Si evitano lo spoglio e le contestazioni, tutte cose che conosciamo bene" ha osservato il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, presentando agli amministratori locali le modalità di voto. 

VOTO ELETTRONICO_25931066_173207La tessera elettorale servirà solo per individuare il seggio e si tratterà, come ha detto l'assessore con delega sul referendum, Gianni Fava, della "più grande tornata elettorale non gestita dallo Stato, con 7,7 milioni di elettori". È prevista anche l'assistenza di un tecnico per ciascuno dei 3.500 edifici. I dati memorizzati saranno criptati.  

Lo spoglio dovrebbe essere immediato e si concluderà con uno scontrino da allegare al verbale. Chiuse le votazioni (si voterà dalle 7 alle 23) il presidente di ogni seggio "schiaccerà un pulsante e stamperà la scheda su cui è scritto in quanti hanno votato, quanti sono i sì, quanti e no e quante le schede bianche. Non ci sarà spoglio, rischio di brogli o cose del genere e sapremo immediatamente il risultato del referendum.

Il presidente toglie le memorie usb dalle macchine, le inserisce nell'apposita busta, con tutti gli altri documenti, che sigilla e invia all'ufficio elettorale comunale che poi le manderà alla corte d'appello. Ogni postazione elettorale, non collegata in rete per motivi di sicurezza, comprenderà "la memoria della macchina e delle schede come backup. Un sistema molto, molto impegnativo. Abbiamo voluto dare un segnale che possa essere davvero l'inizio di una fase nuova. Il ministero dell'Interno, che è sempre pignolo e conservativo, ci ha dato fiducia. Siamo ottimisti" ha aggiunto Maroni.

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