Milano, manifestazione per la pace in Ucraina oggi: in piazza Calenda, Renzi e Moratti

Appuntamento alle 16 all'Arco della Pace. Corteo anche a Roma: in piazza Pd e M5s, separati alle urne ma uniti in piazza

Letizia Moratti all'Arco della Pace di Milano

Letizia Moratti all'Arco della Pace di Milano

Milano - "In piazza per sostenere il popolo ucraino e la sua resistenza, per ribadire che la pace non può essere la resa, perché non c`è pace senza libertà. E la libertà va difesa, senza arrendersi". Sono le parole d`ordine della manifestazione `Slava Ukraini` convocata dal leader del Terzo Polo, Carlo Calenda, a Milano, alle 16 all'Arco della Pace.  Alla manifestazione partecipano numerose associazioni di cittadini ucraini (Giovani per l`Ucraina, Comunità Ucraina di Milano, Associazione cristiana degli Ucraini), ma anche l`Associazione dei giovani iraniani in Italia, la Federazione Italiana Associazioni Partigiane (Fiap), i ragazzi del Movimento `Rivoluzioniamo la scuola` (RLS). Nel corso della giornata, che viene aperta dal saluto della città portato dall`assessore comunale alla Casa, Pierfrancesco Maran, è previsto un collegamento in diretta con il sindaco di Leopoli, Andrij Ivanovyc Sadovyj. 

Moratti: "Decidere da che parte stare" 

Calenda ieri aveva parlato della possibilità di un ticket Moratti-Cottarelli per la presidenza lombarda. I due ipotetici candidati si sono incontrati e stretti la mano. Moratti poi ha salutato calorosamente Mariastella Gelmini e ha abbracciato Mara Carfagna, prima di fermarsi a parlare con Calenda. Ai cronisti che chiedevano della sua possibile discesa in campo con il Terzo Polo, però non ha voluto replicare. "Ci sono momenti in cui bisogna scegliere da che parte stare e io sono qui per questo". L'ex vicepresidente di Regione Lombardia si è commossa quando ha ricordato l'esperienza vissuta vissuta dal papà Paolo, medaglia di bronzo e d'argento "partigiano liberale che ha lavorato con tutte le formazioni del Cnl", che ha vissuto anche la prigionia.

"La nostra resistenza è stata aperta, partecipata e concreta ed è quello che dobbiamo pensare oggi in questo mondo, in questa nostra Italia - ha spiegato - che ha bisogno di una ricostruzione che sia aperta inclusiva, nel segno delle molte forze che si ritrovano nella libertà, nell'uguaglianza, nella giustizia, nei diritti di tutti e nella democrazia. Non servono parole vuote, inviti alla resa - ha detto Moratti - ma aiuti concreti come quelli che ha avuto la resistenza italiana". Dopo l'accoglienza timida della piazza, gli applausi della folla sono diventati man mano più scroscianti fino a quando l'ex sindaca di Milano ha lodato il coraggio delle donne ucraine. "Il nostro Paese  ha bisogno di una ricostruzione aperta e inclusiva. Dobbiamo ricordare che non c'è pace senza giustizia. E che se c'è un aggredito c'e un aggressore". 

Cottarelli: "Ho dato la mia disponibilità"

"Io non sono ancora candidato, ho dato la mia disponibilità e ho detto che serve una coalizione sufficientemente ampia e un programma condiviso. Comunque fino adesso nessuno mi ha telefonato". Così l'economista Carlo Cottarelli sulla sua possibile candidatura alle regionali in Lombardia con il centrosinistra. "Un ticket con Moratti? Sono cose che leggo sui giornali - ha risposto Cottarelli - la questione non è se mi troverei bene con lei che è una donna di grande esperienza. Ma vorrei capire bene cosa vuol dire lavorare in ticket con Moratti. Io parlo sempre con tutti e se qualcuno verrà da me a chiedermelo non avrò problemi"

Renzi: "Candidature interessanti"

"Per quello che mi riguarda trovo particolarmente interessante che ci sia una candidatura proveniente dal centrodestra in Lombardia e una proveniente dal centrosinistra nel Lazio. Due candidature che danno il senso di un'operazione riformista". Così Matteo Renzi, commentando le possibili candidature di Letizia Moratti in Lombardia e Alessio D'Amato nel Lazio. "Moratti ha avuto il coraggio di dire che i provvedimenti pro no vax sono un errore, l'ho molto apprezzato. Ma ci siamo divisi i compiti e sarà Calenda a gestire questo dossier, sempre d'accordo con noi ma in prima persona". E ancora: "Nei prossimi giorni e settimane il Terzo Polo, quindi Azione e Italia Viva e altre forze politiche che lo sostengono faranno le scelte ufficiali"

Calenda: "Bello che ci sia Moratti"

"Non dirò una parola sulla questione delle regionali, siamo qui per l'Ucraina. Bello che ci sia Letizia Moratti in piazza, non è un monopolio della sinistra. È importante che ci siano personalità che vanno oltre gli schieramenti politici ma questa manifestazione non deve essere politicizzata. Hanno detto 'c'è la Moratti in piazza, perché, è una putiniana?' E' giusto che ci sia, non è facile per lei stare qui, è evidente". Così il leader di Azione Carlo Calenda.  "A Roma c`è di tutto, c`è Enrico Letta che ha sostenuto una linea a favore dell`Ucraina, votando le armi per l`Ucraina, e c`è Orsini che ha sostenuto le ragioni di Putin. Possono stare insieme? No - ha aggiunto - perché la pace e la guerra sono cose serie e la pace nasce dalla libertà e la libertà nasce dalla resistenza".

"Se la pace si trova rinunciando alla libertà non è pace. La pace a tutti costi - ha proseguito - è servita nella storia per coprire le azioni dei dittatori. La pace a tutti costi è quella che ha portato all`accordo di Monaco nel 1938 che ha determinato la Seconda guerra mondiale. Non c`è la pace senza libertà". In chiusura: "Noi siamo titolati a cantare Bella ciao. Sono sconcertato e sorpreso, non capisco perché una parte del mondo che parla continuamente di resistenza e canta Bella ciao si dimentica che si chiamava resistenza e non resa: quella che manifestano per la pace dicendo disarmiamo l'Ucraina manifestano per la resa".

Chi c'è

Hanno aderito parlamentari ed esponenti di Azione (tra gli altri il presidente del partito Matteo Richetti, Mariastella Gelmini, Mara Carfagna, Enrico Costa) e Italia Viva (Matteo Renzi, Raffaella Paita, Elena Bonetti, Lisa Noja, Luciano Nobili), l`ex presidente della Camera Pierferdinando Casini, il sindaco di Bergamo, Giorgio Gori (in video), il senatore del Pd, Alessandro Alfieri, il senatore Carlo Cottarelli, Marco Cappato, l'ex vicepresidente della Regione Lombardia, Letizia Moratti, ed esponenti Radicali. 

Il "caso" Moratti

Anche Letizia Moratti oggi parteciperà alla manifestazione a sostegno del popolo ucraino organizzata all’Arco della Pace da Carlo Calenda, leader di Azione. La stessa manifestazione alla quale presenzierà Renzi, leader di Italia Viva. Se è vero che in politica la forma è sostanza, allora l’adesione dell’ex vicepresidente lombarda conferma che sono ancora in corso i lavori per una sua candidatura da governatrice nel 2023 sotto le insegne del Terzo Polo, sebbene renziani ed azionisti abbiano mostrato fino a ieri sensibilità diverse sull’eventuale alleanza col Pd e nonostante l’uscita allo scoperto dell’economista, nonché senatore Democratico, Carlo Cottarelli, che giovedì si è detto disponibile a candidarsi per una coalizione che unisca proprio i Dem, il Terzo Polo, +Europa e il civismo lombardo

Un momento della manifestazione a Roma (Ansa)
Un momento della manifestazione a Roma (Ansa)

La manifestazione a Roma

Sempre oggi, a Roma, in scena un'altra manifestazione per la pace. Una distesa immensa di bandiere della pace ha invaso piazza San Giovanni. Cessate il fuoco, basta armi, finché parlano le armi non può esserci diplomazia: questi gli slogan lanciati dal palco della tradizionale piazza delle sigle sindacali. Tantissime associazioni, civili, religiosi, ma anche tanti singoli cittadini sono scesi in piazza per un appello di pace.  "Purtroppo dopo 8 mesi siamo ancora qua a parlare di pace", hanno esordito dal palco.  

A lanciare la mobilitazione un insieme di associazioni tra cui Acli e Arci, insieme a Europe for Peace. Un corteo che vede insieme Pd e M5s, separati alle urne ma uniti in piazza. Con dem e pentastellati anche Articolo Uno e Alleanza Verdi e Sinistra, con Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni. Ad aprire la lunga marcia dei dimostranti da una piazza della Repubblica gremita, lo striscione di EuropeForPeace, portato da giovani scout e della Comunità di Sant'Egidio. Oltre seicento le realtà laiche e religiose - tra cui ong, sindacati, movimenti civili - che hanno aderito all'iniziativa che cade a otto mesi esatti da quella del 5 marzo, che culminò sempre a piazza San Giovanni in Laterano con decine di migliaia di persone. 

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