Maran e la tentazione del grande salto. Ma l’ultima parola sarà quella di Letta

L’altra possibile ricaduta delle elezioni politiche del 25 settembre sul Comune potrebbe riguardare la Giunta di Palazzo Marino

L'Assessore Pierfrancesco Maran

L'Assessore Pierfrancesco Maran

Milano - Le mosse di Sala, ma non solo. L’altra possibile ricaduta delle elezioni politiche del 25 settembre sul Comune potrebbe riguardare la Giunta di Palazzo Marino. Sì, perché l’attuale assessore alla Casa Pierfrancesco Maran, recordman di preferenze alle elezioni comunali del 3 e 4 ottobre 2021 per il Partito democratico, aspira a uno scranno da deputato o da senatore e in città ha i consensi per ottenerlo. Dopo quattro mandati (o meglio, tre mandati e quasi un anno) in Comune, prima da consigliere comunale di opposizione e poi, per tre volte, da assessore – le sue deleghe sono state Mobilità, Urbanistica e, ora, Casa – Maran punta a fare il grande salto nella politica nazionale.

Ma è meglio non dare nulla per scontato. Le liste per le Politiche sono ancora in alto mare e tutto dipenderà dalle scelte del segretario Pd Enrico Letta, che per il 25 settembre invoca uno spirito alla Rocky Balboa ("Avremo gli occhi della tigre. Non staremo mai con chi ha tradito l’Italia") e potrebbe aver bisogno a Milano di candidati capaci di fare il pieno di voti per il partito. In quel caso, Maran è pronto a scendere in campo senza se e senza ma. Se prevarranno altre logiche legate alla tutela dei parlamentari uscenti – la nuova legge elettorale riduce drasticamente il numero degli eletti – il destino di Maran potrebbe restare legato ancora al Comune, magari fino alle Europee del 2024.

 

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