Liliana Segre: ancora minacce da No Vax. Ma ora basta, denuncio

La senatrice a vita: "Sono la donna più anziana d'Europa con la scorta"

Milano - "Sono la donna più anziana d'Europa con la scorta perché ogni giorno ricevo minacce, adesso anche dai No Vax, perché sono sì Vax. Per lungo tempo ho sempre scelto il silenzio su quelli che mi insultano, adesso ho cambiato. Adesso chi si firma lo denuncio". Così la senatrice a vita Liliana Segre intervenendo al primo Forum nazionale delle donne ebree in Italia organizzato da Adei a Palazzo Marino, sede del Comune di Milano. Sono "libera e senza paura, nonostante io sia la più vecchia di Europa costretta alla scorta per tutti gli insulti, gli improperi e le minacce di morte che mi vengono fatte anche perché sono vax e non no-vax, per cui i no-vax mi accusano di colpe terribili verso la società e non più tardi di ieri mi è arrivata una maledizione così forte, firmata, per cui una volta tanto farò causa a questa persona". Ma poi" - ha aggiunto a margine parlando coi cronisti - "il cattivo gusto" di queste persone "che mi augurano la morte: ho 92 anni, aspetta un attimo no?". 

Per lungo tempo ho sempre scelto il silenzio su quelli che mi insultano

Liliana Segre ha anche risposto ai giornalisti che le hanno chiesto, a margine del forum milanese, se il governo per come ha agito fino a questo momento, ha ascoltato il suo discorso in Senato in apertura della nuova legislatura. "Direi sì e no. E' una domanda un po' cattiva". Sui migranti "io avrei da dire mille cose, anzi 45mila ma non le dico", ha aggiunto interpellata sul tema. 

Sono libera e senza paura, nonostante io sia la più vecchia di Europa costretta alla scorta

Per la senatrice sono arrivate le parole del ministro dell'Interno Matteo Piantedosi: ''Esprimo la ferma condanna per le vili e gravi minacce rivolte da No Vax a Liliana Segre'', ha dichiarato, manifestando solidarietà e vicinanza. ''Ho sentito immediatamente il prefetto di Milano'', ha proseguito il titolare del Viminale ''che mi ha assicurato massima attenzione nei confronti di questo episodio che si aggiunge ad altre precedenti minacce che hanno portato all'assegnazione della scorta alla senatrice Segre''. Su Twitter è intervenuta anche Laura Boldrini, deputata Pd: "Brava Liliana Segre che ha deciso di cominciare a denunciare chi la minaccia e la insulta - ha scritto in un tweet l'ex presidente della Camera -. Questo sistema intimidatorio contro le donne è inaccettabile. Per vincere la battaglia dobbiamo reagire tutte, come sta facendo Liliana".

Nel corso dell'evento di oggi la senatrice ha poi raccontato un aneddotto: "Ho conosciuto un ministro - del quale non rivelerò il nome - parliamo di professori laureati, e gli ho chiesto ' scusi, secondo lei quanti sono gli ebrei in Italia?'. Lui non ci ha pensato tanto e ha detto 'un milione', io gli ho detto che sono molti meno, allora ha provato a dire '700mila'. Quando gli ho rivelato il numero era molto imbarazzato, stupito. Questo mi ha dato conferma di ciò che già sapevo" in fatto di consapevolezza e memoria "non da parte dell'uomo della strada ma da parte di professori laureati. Forse bisognerebbe fare un libro con nomi, cognomi e indirizzi di tutti noi".

"Il mio pensiero è profondamente pessimista - ha spiegato Segre- perché nel 1915 c'è stata la tragedia degli armeni; nel 2015 io vorrei sapere chi di noi ha pensato che era il centenario di un popolo che in gran parte è stato costretto alla marcia della morte, una marcia che anche io ho fatto da Auschviz. Penso che con quello che è capitato al popolo ebraico in Italia andrà allo stesso modo, ci sarà prima una riga in un libro di storia tra cento anni e poi non ci sarà più neanche quella".

 

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