Liberi e Uguali 'resiste' al pressing del Pd: in Lombardia verso l’investitura di Rosati

Oggi l'assemblea regionale decide sul sostegno o meno a Giorgio Gori

Pietro Grasso

Pietro Grasso

Milano, 12 gennaio 2017 - Sarà proferita oggi l’ultima parola sull’alleanza tra il Pd e “Liberi e Uguali” (Leu) alle elezioni Regionali del 4 marzo. Alle 18, alla cooperativa Matteotti di Cinisello Balsamo è infatti in programma l’assemblea regionale del movimento nato dalla fusione di Mdp, Sinistra Italiana e Possibile. E, come anticipato su queste pagine dal consigliere regionale Onorio Rosati non più tardi di mercoledì, LeU ufficializzerà il nome del proprio candidato alla presidenza della Regione mettendo definitivamente la parola fine alla dialettica coi Dem per un eventuale sostegno a Giorgio Gori.

Il candidato sarà lo stesso Rosati. Nelle ultime ore gli appelli e il pressing sui vertici nazionali di “Liberi e Uguali” perché si scelga, invece, l’asse coi Democratici si è significativamente intensificato. Il condizionale resta d’obbligo, ma LeU non dovrebbe cambiare orientamento. Se nel Lazio l’alleanza è possibile, in Lombardia pare proprio di no. E le parole del leader del movimento, Piero Grasso, sembrano confermarlo: «Siamo un progetto politico plurale, è normale che ci siano posizioni diverse. Abbiamo concordato di ascoltare le indicazioni del territorio, domani (oggi, ndr) ci saranno le assemblee sia in Lombardia che nel Lazio, poi prenderemo una decisione». Se l’intenzione di Grasso è davvero quella di ascoltare le indicazioni che arrivano dal territorio, allora per il Pd e per Gori non c’è speranza di alleanza perché ancora ieri Rosati negava tale scenario. Sul fronte nazionale, è apparso cauto anche Pier Luigi Bersani: «Il centrosinistra nel Lazio, sia per il profilo di chi lo rappresenta che per i contenuti è più nettamente alternativo alla destra, in Lombardia questo tema è più complicato, più sfumato. Certo, il passo indietro di Maroni ha creato una novità, ma non illudiamoci: la destra è radicata, per unire il popolo di centrosinistra e combattere la destra bisogna andare a fondo sui temi. Non pensiamo che ci aiuti troppo il fatto che ci sia Attilio Fontana e non Roberto Maroni». Non ultimo ecco Nicola Fratoianni, segretario nazionale di Sinistra Italiana: «Parteciperò all’assemblea a Cinisello per indicare il candidato di “Liberi e Uguali” alla Regione Lombardia. Leggo appelli di diverse personalità ma gli appelli alla responsabilità non bastano, qui il punto è il giudizio di merito, il giudizio politico». Non proprio parole di alleanza.

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