Isabella Rauti: "Ha vinto la gente che ha ragionato con la sua testa contro le falsità"

A Sesto San Giovanni la conferenza della neo senatrice che ha sconfitto Fiano

Isabella Rauti

Isabella Rauti

"Non si capisce se la Lombardia perseguita me o se sarà il contrario". Ha scelto Sesto San Giovanni Isabella Rauti per commentare la vittoria storica che l'ha vista con un margine di 15 punti su tutto il collegio uninominale. E che pure a Sesto città l'ha vista superare del 2% il competitor Emanuele Fiano del PD.

All'interno del collegio Isabella Rauti ha ottenuti il 47,14% dei consensi contro il 29,32% di Fiano. Su Sesto città la Rauti ha raggiunto il 38,99% Rauti contro il 36,85% Fiano.

"Quindici giorni fa avevo già convocato questa conferenza stampa, a prescindere da quello che sarebbe stato il risultato - rivela la senatrice -. Possiamo dire che abbiamo vinto. Ha vinto una comunità e voglio ringraziare tutti i militanti di 49 Comuni che si sono mobilitati. Una campagna elettorale così corta necessita di uno sforzo corale per aggiungere obiettivi così importanti".

A Sesto San Giovanni città, FdI passa dal 5.5% delle recenti elezioni amministrative (era stato il peggior risultato nel Nord) al 21.5% di oggi. "Siamo il secondo partito a Sesto, dopo il PD che mantiene qui la sua roccaforte - commenta l'assessore Antonio Lamiranda, storico esponente sestese e coordinatore della campagna elettorale di Rauti -. Questo risultato a Sesto vale doppio".

C'è un dato negativo, dice Rauti. "Non possiamo dimenticare un astensionismo del 63% che cresce di 9 punti. C'è però un aspetto positivo. Nonostante toni aggressivi, tentativi di creazione di fantasmi e teoremi, l'elettorato ha scelto di farsi un'opinione sua - spiega Rauti -. È evidente che avremo la prima donna a Palazzo Chigi. Sentiamo tutta la responsabilità di questo momento storico". Inizio nel Fronte della Gioventù 45 anni fa, figlia di Pino Rauti, candidata nel collegio uninominale di Sesto San Giovanni contro il figlio del deportato Nedo Fiano.

"Non ho condiviso lo stile e i toni della campagna elettorale del mio principale avversario Emanuele Fiano, che non ho mai considerato un nemico. La volontà di personalizzare e polarizzare lo scontro da parte sua ha portato a diffondere falsità su me e la mia famiglia. Di mio padre si sarebbe anche dovuto dire che è stato anche giornalista, intellettuale, scrittore, uomo delle istituzioni e che da tutte le accuse è sempre stato assolto. Ha fondato centro studi Ordine Nuovo e poi sciolto sempre da mio padre: la prosecuzione della storia di Ordine Nuovo non riguardava mio padre".

Anche la lettera dei sindaci del centrosinistra, che riproponeva quella di Fiano, non è piaciuta a Rauti. "È stata mandata a tutti i cittadini con l'invito a non votarmi. La reputo una scorrettezza istituzionale in cui è prevalsa l'appartenenza di partito alla responsabilità amministrativa verso la propria comunità. Per noi le istituzioni sono sacre e se uno ha un mandato lo ricopre con senso di lealtà. Questa era una competizione elettorale e io avevo diritto come tutti a partecipare perché siamo in democrazia. Credo comunque che questo abbia avuto effetto contrario".

Accanto a Rauti, l'onorevole Paola Frassinetti, anche lei rieletta. "Non era facile. Isabella ha affrontato un confronto, spostato su ideologia e storie famigliari che nulla c'entravano con i programmi. Ha vinto la consapevolezza della serietà di questo candidato e di un partito che si è sempre posto con coerenza". Si riparte da questo territorio e dal programma elettorale realizzato nel e per il collegio. "Parliamo di un territorio importante, che ha già uno sguardo verso il futuro e al di fuori dei confini italiani - annuncia Rauti -. Penso ad esempio a Città della salute e della ricerca che sta nascendo sulle aree Falck di Sesto". Infine, l'invito a Fiano per un confronto sui temi specifici e non "sullo scontro tra il bene e il male come ha espresso in più comizi Letta, parlandone quasi come di uno scontro tra civiltà e deformando la realtà. Non ho lo stato d'animo di rivalsa o rivincita. Voglio rappresentare questo territorio per tutti, anche per chi non mi ha votato". 

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