Regione, ecco la Giunta Fontana: si parte da asili nido e superticket

Mercoledì 4 il debutto dell’esecutivo: più esenzioni per rette e spese mediche

Mercoledì 4 aprile la Giunta regionale lombarda costituita dopo le elezioni di un mese fa inizierà il proprio mandato occupandosi di asili nido e del contestato superticket sanitario

Mercoledì 4 aprile la Giunta regionale lombarda costituita dopo le elezioni di un mese fa inizierà il proprio mandato occupandosi di asili nido e del contestato superticket sanitario

Milano, 30 marzo 2018 - La prima riunione della Giunta regionale presieduta da Attilio Fontana si terrà mercoledì 4 aprile, ad un mese esatto dalle elezioni che hanno sancito la vittoria del centrodestra in Lombardia. Il governatore è intenzionato ad inaugurare il suo mandato con due delibere ad effetto, entrambe più volte promesse in campagna elettorale: quella che amplia la platea delle famiglie che potranno mandare i propri figli all’asilo nido senza pagare la retta e quella che amplia, invece, gli esentati dal pagamento del superticket. Quanto ai nidi, attualmente la delibera varata dall’esecutivo di Roberto Maroni assicura la gratuità alle famiglie con un reddito Isee pari o inferiore ai 20mila euro annui. Questa soglia sarà ora alzata in modo da aumentare anche il numero dei beneficiari.

L’altra misura è il già discusso taglio del superticket, promesso «alla prima Giunta utile» dopo le elezioni. Si tratta del dimezzamento del balzello regionale massimo su visite ed esami – da 30 a 15 euro, sempre in aggiunta al ticket nazionale che può arrivare fino a 36 euro – per il quale la Regione a dicembre ha appostato in legge di bilancio 20 milioni di euro per il 2018 (impegnandosi a stanziarne altrettanti nel 2019 e nel 2020), inizialmente promesso «dal primo marzo 2018». Sarebbe stato un colpaccio pre-elettorale (anche se la certezza sull’Election Day s’è avuta solo pochi giorni dopo, a inizio gennaio), che comunque è saltato perché la Giunta ha preferito attendere che passassero i 60 giorni entro i quali il Governo avrebbe potuto impugnare la misura. Come aveva fatto con un provvedimento identico che per questo era stato congelato dopo un solo mese nel 2017. La mossa lombarda, stavolta, poteva contare sull’assist di un fondo per la riduzione dei superticket regionali creato con la Finanziaria nazionale, ma l’allora Giunta Maroni preferì assicurarsi che non fosse comunque bocciata da Roma (magari sotto elezioni). Mercoledì, assicura Giulio Gallera, allora come ora assessore al Welfare, il nuovo esecutivo Fontana varerà la promessa «rideterminazione del ticket sanitario aggiuntivo». Secondo i calcoli dell’assessorato, ne beneficeranno un milione e mezzo di lombardi.

Per capire quali saranno le altre priorità dell’esecutivo guidato da Fontana basta leggere i nomi ai quali il governatore, d’intesa con lo stato maggiore del Carroccio, ha affidato alcuni assessorati. L’altra grande promessa dell’ex sindaco di Varese in campagna elettorale è stata quella di premiare gli inquilini Aler di età uguale o superiore ai 70 anni che nella loro vita hanno sempre pagato l’affitto con un dimezzamento o addirittura un azzeramento del canone. Tale provvedimento dovrà essere messo a punto da Stefano Bolognini, leghista di lungo corso scelto non a caso per l’assessorato a Politiche abitative e sociali. L’ipotesi di lavoro è che l’azzeramento del canone parta dal 2019 e duri per tre anni. Altro tema più volte sottolineato da Fontana, anche a fronte dei recenti fatti di cronaca, è l’eventuale gestione diretta della rete ferroviaria lombarda nonché una revisione interna a Trenord: missione alla quale dovrà lavorare Claudia Maria Terzi, leghista richiamata alla causa lombarda da Matteo Salvini nonostante fosse stata eletta alla Camera. Non ultimo il tema della semplificazione burocratica, affidato a Davide Caparini, che ha curato la campagna elettorale di Fontana.

 

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