Regione, Fontana riparte dall'autonomia. Giunta, i Trasporti alla Lega

Passaggio di testimone con Maroni

Roberto Maroni e Attilio Fontana, entrambi leghisti

Roberto Maroni e Attilio Fontana, entrambi leghisti

Milano, 28 marzo 2018 - «La Giunta è quasi conclusa, si tratta soltanto di dettagli. La presenterò giovedì (domani ndr)». Parola di Attilio Fontana, che ieri ha ricevuto dalle mani di Roberto Maroni un dossier con le partite avviate dalla Giunta uscente ma non ancora concluse. Un passaggio di consegne tra l’ex ed il nuovo presidente della Regione, tutto in casa Lega, avvenuto ieri a Palazzo Lombardia. «Nel 2013 Formigoni mi diede la campanella – ricorda Maroni –. Invece noi di Varese siamo gente concreta, consegno a Fontana questo dossier con quello che abbiamo fatto e quello che c’è da fare nei prossimi 5 anni». «Maroni è un amico – ha sottolineato Fontana –, è un piacere perché so di raccogliere il testimone da chi ha lavorato bene in questi anni. Speriamo che si realizzi l’autonomia, che è una riforma ma per molti di noi è anche un sogno. Dopo il referendum di Maroni indietro non si torna».

Una cerimonia praticamente disertata da Forza Italia. L’accenno alla Giunta «ormai quasi conclusa» fa però insorgere Stefano Parisi e il suo movimento “Energie per l’Italia” (EpI) per il quale non risultano assessorati. «La nostra esclusione dalla Giunta sarebbe inaccettabile – si legge nella nota diramata ieri –. Appare illogico che tre forze egualmente rappresentate in Consiglio regionale siano considerate in maniera difforme, escludendo dall’esecutivo solo Epi. Poter contribuire a realizzare il programma per cui si è chiesto il consenso dei lombardi è un diritto irrinunciabile». Ma a tener banco in queste ultime e febbrili ore di confronti, dentro e tra i partiti, per la definizione dei 16 assessorati sono due questioni: l’assegnazione della delega a Infrastrutture e Trasporti e le quote rosa. Sul primo fronte è probabile che la delega finisca alla Lega e per l’esattezza a Pietro Foroni, mentre al centrista Raffaele Cattaneo rimarrebbe l’Ambiente.

Quanto alle donne è lo stesso Fontana ad ammettere che qui risiede lo stallo. In tutto devono essere 5. La Lega punta su Elena Poma (Territorio) e Silvia Piani (Cultura o Giovani), Fratelli d’Italia su Lara Magoni (Moda e Turismo) mentre in Forza Italia permane l’incertezza: Silvia Sardone, Benedetta Cosmi ed Elena Centemero continuano a contendersi i due posti in palio. Il ballottaggio è soprattutto tra le ultime due, con la Cosmi favorita. Certi rimangono Davide Caparini (Bilancio), Stefano Bolognini (Casa e Politiche sociali), Fabio Rolfi (Agricoltura), Massimo Sertori (Montagna) e Pietro Foroni (Trasporti) per la Lega. Quindi Giulio Gallera (Sanità), Fabrizio Sala (Innovazione, Internazionalizzazione e vicepresidenza) e Alessandro Mattinzoli più di Francesco Ferri (Attività Produttive) per Forza Italia, oltre alle due donne. Infine Riccardo De Corato (Sicurezza) e la già citata Magoni per FdI, Stefano Bruno Galli (Autonomia) per la Lista Fontana e, di nuovo, Cattaneo (Ambiente) per Nci.

giambattista.anastasio@ilgiorno.net

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