Lombardia, via all'era Fontana: ecco i nomi per la Giunta regionale

Passaggio di consegne con Maroni. Giunta: ultimi nodi

Attilio Fontana e Roberto Maroni (Ansa)

Attilio Fontana e Roberto Maroni (Ansa)

Milano, 27 marzo 2018 - Dalle 17 di ieri Attilio Fontana è ufficialmente il nuovo presidente della Regione Lombardia: tale lo ha proclamato, a quell’ora, la Corte d’Appello di Milano. Stamattina a Palazzo Lombardia ci sarà il passaggio di consegne tra l’ormai ex governatore Roberto Maroni e lo stesso Fontana. Un passaggio di consegne tutto in casa Lega. Nel frattempo continuano febbrili le consultazioni all’interno e tra i partiti della coalizione di centrodestra per definire la Giunta. Gli assessori saranno 16, così suddivisi: 7 della Lega, 5 di Forza Italia, 2 di Fratelli d’Italia ed uno a testa per la Lista Fontana e i centristi di Noi con l’Italia. Le donne saranno 5: due del Carroccio, altrettante di Forza Italia e la quinta di FdI. I nomi, allora.

Nel Carroccio sono dati per sicuri Davide Caparini per l’assessorato al Bilancio, Stefano Bolognini per l’assessorato alla Casa e alle Politiche sociali, e Massimo Sertori, con delega alla Montagna. Poi Fabio Rolfi all’Agricoltura e Pietro Foroni all’Ambiente. Quanto alle donne sembrano averla spuntata Elena Poma, attuale sindaco di Stezzano (Bergamo), e la pavese Silvia Piani. Le deleghe di entrambe sono però legate a quelle che avranno le due donne di Forza Italia. Ed è qui che restano nodi da sciogliere. Lo schema finale potrebbe vedere per la Poma la delega al Territorio, una delle deleghe che fu di Viviana Beccalossi, e per la Piani una delega tra quella alla Cultura e quella a Sport e Giovani. Attenzione però: la partita delle Olimpiadi invernali sarà gestita da Fontana. Quanto a Forza Italia sono sicuri di un posto nell’esecutivo i riconfermati Giulio Gallera, con delega al Welfare, delega che contiene anche quella alla Sanità, e Fabrizio Sala, che avrà l’assessorato all’Innovazione e all’Internazionalizzazione ma anche la carica di vicepresidente della Regione come giù successo con Maroni. Per il terzo forzista in Giunta è ballottaggio tra Francesco Ferri, startupper 42enne graditissimo a Berlusconi e Alessandro Mattinzoli, uomo di riferimento della coordinatrice lombarda Mariastella Gelmini a Brescia.

Il primo pare in vantaggio. In ballo la delega alle Attività Produttive. Una delle due donne sarà con buona probabilità Silvia Sardone, l’altra sembrava dovesse essere Elena Centemero ma su di lei stanno piovendo diversi veti all’interno di Forza Italia. L’alternativa alla Centemero potrebbe quindi essere Benedetta Cosmi, che lavora in Cisl come innovation manager. A lei potrebbe andare, a quel punto, la delega alla Formazione professionale e al lavoro mentre la Sardone potrebbe ereditare una delle due deleghe citate sopra a proposito delle assessore leghiste. Acque tranquille in Fratelli d’Italia, che ha già scelto i suoi due esponenti in Giunta. Come già riportato, saranno Riccardo De Corato per l’assessorato alla Sicurezza e all’Immigrazione e l’ex sciatrice Lara Magoni per l’assessorato a Moda e Turismo. Per i centristi sembrava scontato l’ingresso in Giunta di Raffaele Cattaneo, con delega ai Trasporti. All’interno di “Noi con l’Italia” c’è però chi spinge per la riconferma dell’assessore uscente Mauro Parolini. Contro Parolini gioca però il fattore-provincia: Brescia, infatti, è già rappresentata all’interno dell’esecutivo da Rolfi e Caparini. Alla fine Cattaneo dovrebbe spuntarla ma il condizionale resta d’obbligo perché solo stasera o al più tardi mercoledì si troverà la quadra. Scontato, invece, Stefano Bruno Galli come assessore all’Autonomia per la Lista Fontana. L’ex canoista Antonio Rossi potrebbe essere uno dei 4 sottosegretari insieme a Giacomo Stucchi (Lega), Fabio Altitonante, Ferri o la stessa Centemero se fossero “bocciati” per la Giunta (Forza Italia).

giambattista.anastasio@ilgiorno.net

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