Giorgia Meloni, a Milano la prima uscita pubblica della futura premier dopo le elezioni

La leader di Fratelli d'Italia e del prossimo governo ospite al Villaggio Coldiretti

Milano, 1 ottobre 2022 - Giorgia Meloni rompe il silenzio e sceglie Milano per il suo primo intervento ufficiale dopo le elezioni del 25 settembre che l'hanno incoronata vincitrice indiscussa. Nei giorni scorsi la futura premier del prossimo governo si è presa una pausa, "per concentrarsi sui dossier più importanti", affidando a twitter le sue considerzioni sul "referendum farsa" in Ucraina, a ribadire - se ce ne fosse bisogno - la posizione atlantista e anti-putiniana del nascituro esecutivo di destra. Ora, dal palco del Villaggio Coldiretti, la leader di Fratelli d'Italia parla a un platea che le ha dato fiducia, agricoltori e allevatori del Nord, che chiedono la difesa del Made in Italy dagli "attacchi" dell'Unione Europea in tema di regole produttive, commerciali e alimentari. 

Al Parco Sempione, dove arriva anche Antonio Tajani, coordinatore di Forza Italia, c'è tanta gente comune, elettori del centrodestra, curiosi di ascoltare il primo discorso della premier in pectore che nel pomeriggio era attesa ad Arcore ma che invece ha anticipato il colloquio  con Silvio Berlusconi. "L'ho già visto. Un incontro molto cordiale e costruttivo. Sono ottimista", ha detto la premier di Fdi, al suo arrivo al Castello Sforzesco, accolta da Ignazio La Russa e dalla note di "A Mano a Mano" di Rino Gaetano, e scortata da un cordone di militanti per tenere a distanza taccuini e microfoni. 

Giorgia Meloni
Giorgia Meloni

Nello specifico, si legga in una nota congiunta Fdi-Fi, Meloni e Berlusconi "hanno ribadito la soddisfazione per l'affermazione del centrodestra alle elezioni politiche e hanno fatto il punto sull'attuale situazione politica, approfondendo i dossier più urgenti all'ordine del giorno, a partire dal caro energia. Quindi il confrontoi sui prossimi passaggi istituzionali in vista della convocazione del prossimo Parlamento, i due leader hanno condiviso la necessità che l'Italia abbia bisogno di un Governo di alto profilo".

Il discorso

Poi le parole da futuro primo ministro: "Vorrei fosse chiaro che abbiamo in mente di dare risposte efficaci da subito. Stiamo lavorando nel dettaglio. E' un momento particolarmente difficile per il nostro sistema produttivo". Sulla crisi energetica: "Il tema non è come compensare la speculazione sul gas ma come fermarla. Serve una soluzione europea - dice, riferendosi al price cap - e confido che ci saranno i margini per trovarla. Ma questa soluzione avrà impatto tra qualche mese". E dunque serve "intervenire su questo autunno. Sul caro energia siamo in costante contatto con il governo uscente, impegnato in una trattativa molto complessa a livello europeo". Su imprese e lavoro: "La nostra bussola è non disturbare chi vuole fare. La ricchezza la fanno i lavoratori e le imprese, lo Stato deve metterli in grado di produrla".

Sul ruolo dell'Italia nella Ue e nella comunità internazionale: "L'Italia deve tornare alla difesa del suo interesse per trovare soluzioni comuni. Leggendo i giornali oggi molti avranno capito che quando noi dicevamo che in Europa si parte dalla difesa degli interessi nazionali per arrivare a soluzioni comuni, non lo facevamo perchè eravamo populisti, ma perchè eravamo lucidi".

Sulle scelte politiche: "Non faremo da soli, coinvolgeremo i corpi intermedi",  assicura la Meloni, spiegando la necessità di un "sovranismo alimentare". Concetto evidemente caro ai coltivatori diretti che la ospitano. In particolare: "Sull'agroalimentare ci sono tre grandi questioni, il primo è la sostenibilità ambientale, sociale ed economica: vogliamo difendere l'ambiente con l'uomo dentro. Il tema della protezione è la seconda questione cioè qualità, difesa del marchio e delle filiere - aggiunge -. La sovranità alimentare è la terza questione, ed è centrale: ci hanno raccontato che il libero commercio senza regole ci avrebbe reso tutti più ricchi, ma non è andata così, la ricchezza è concentrata verso l'alto e ci siamo indeboliti, dipendiamo da tutti per tutto. Sull'ambiente, stoccata a Draghi: "Il governo uscente ha avuto un approccio ideologico assurdo con vincoli che non aiutano la sostenibilità, noi vogliamo difendere l'ambiente con l'uomo dentro, non vogliamo cacciare l'uomo. La sostenibilità deve essere ambientale, sociale ed economica"

L'epilogo del discorso è una puntura a Bruxelles: "Andiamo a fare un giro perché devo firmare la petizione contro il cibo sintetico". Così Giorgia Meloni lascia la tensostruttura che ha ospitato il suo interventoa, per una visita agli stand del villaggio.

E il Carroccio?

Intanto in seno alla Lega, l'altro alleato della coalizione vincitrice, è stata da poco rinnovata la fiducia a Matteo Salvini, segretario messo in discussione dall'8% ottenuto alle urne ma convinto di meritare il Viminale, e si cerca di fare quadrato attorno al presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, presente al Parco Sempione, la cui candidatura per un mandato bis viene "minacciata" dall'assessore al welfare Letizia Moratti che ambisce alla leadership della schieramento ed è pronta a correre con una sua lista. Avrà parlato  (non in pubblico) anche di questo oggi Giorgia Meloni? Fontana, dal canto suo, ha fatto sapere di non avere nulla da aggiungere ha quanto già scritto: nessuna sfaffetta, il candidato sono io.

 

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