Elezioni regionali, la linea di Sala: il candidato del centrosinistra 10 mesi prima

Il sindaco: serve qualcuno che sappia parlare ai più e abbia tempo disponibile Nessun dubbio sui referendum su cannabis ed eutanasia : "Sono d’accordo"

Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, e il leader di Azione, Carlo Calenda, ieri insieme

Il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, e il leader di Azione, Carlo Calenda, ieri insieme

Milano, 14 novembre 2021 - Che il tempo sia un fattore decisivo per avere qualche possibilità in più di vincere le elezioni Regionali del 2023 è convinzione condivisa nel centrosinistra. Solo venerdì è stato Enrico Letta, segretario nazionale del Pd, a sottolineare la necessità di scegliere per tempo il candidato. Ieri è stato il sindaco Giuseppe Sala a torn are a porre l’accento sul tema, dando un’indicazione precisa: "La cosa importante credo sia avere un candidato 10 mesi prima delle elezioni". Parole rilasciate a margine del dibattito “Contro il bipopulismo“, organizzato da Linkiesta e al quale ha preso parte anche Carlo Calenda, leader di Azione. "Credo sia importante trovare un candidato o una candidata a tempo debito – prosegue Sala –. È molto difficile vincere in Lombardia, dando per scontato che nelle città è più facile, il lavoro duro e che richiede tempo è andare in tutti i territori. Se c’è una lezione dalla sconfitta, inaspettata in quelle dimensioni, del mio amico Giorgio Gori, è che se noi continuiamo a rivolgerci ai nostri, i nostri ci sono ma non sono sufficienti. Bisogna trovare qualcuno che sia in grado di parlare ai più, che abbia tanto tempo a disposizione". Il sindaco dissente invece da Letta sul tema, sensibile, dell’elezione del Presidente della Repubblica: "Ho l’impressione che per la situazione contingente del Covid, da un lato, e, dall’altro, la necessità di velocizzare tempi del Pnrr, si cercherà di accorciare i tempi per l’elezione Capo dello Stato. Per questo non capisco la posizione di Letta: si rischia di risolvere in qualche modo ma nessuno di noi capirà. Invece credo sia giusto attivare un dibattito pubblico, e credo bisogni parlarne oggi. La questione non va lasciata scivolare negli ultimi giorni". Da qui ad un altro scoglio della politica nazionale: "Vorrei che si facesse la nuova legge elettorale ma ci credo poco – fa sapere Sala –. Sono convinto che il proporzionale favorirebbe la nascita di nuove forze. Ma il centrodestra non ha interesse e il Pd è tiepido e diviso. Quindi penso non si possa fare molto. Non l’hanno fatta in Italia quando erano tutti d’accordo, è un sogno immaginare che in 12 mesi si faccia la riforma elettorale, con in mezzo le elezioni del Presidente della Repubblica". Infine i referendum su cannanis ed eutanasia: "Essere radicali sui grandi referendum, su cannabis e eutanasia, significa dire che sono d’accordo sia sull’uno che sull’altro – dice il sindaco –. Questa radicalità può piacere o meno, però le città devono prendersi questo peso, di dare l’esempio. Il mondo è governato da chi è più coraggioso. Io cerco di avere atteggiamento moderato e garbato ed essere radicale nei contenuti".

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