Elezioni sindaco, Lupi bacchetta Bernardo: "Dev’essere più concreto"

Il leader di Milano popolare: Luca non parli di fascismo, servono idee per la città Il test milanese è fondamentale per le Politiche: senza centro non si vince

Maurizio Lupi

Maurizio Lupi

Meno polemiche politiche su fascismo e antifascismo, più proposte concrete per Milano. Il leader di Noi con l’Italia Maurizio Lupi presenta la lista "Milano Popolare" per le Comunali, lista che ha anche il nome del parlamentare nel logo, e lancia una stoccatina al candidato sindaco del centrodestra Luca Bernardo: "La campagna elettorale, secondo me, non è ancora iniziata. Ho dato qualche consiglio a Bernardo. Lo abbiamo scelto perché è espressione della società civile. Non prenda i difetti della vecchia politica e invece porti la freschezza di una personalità che viene dalla società civile e ha esperienza nel mondo della sanità. Non cada nei tranelli del dibattito su fascismo e antifascismo. Milano è nota a tutti per la sua storia, non si dia un colpo al cerchio e uno alla botte. I milanesi hanno bisogno di un sindaco che parli in maniera chiara, sia molto concreto e sia alternativo a Beppe Sala. Bernardo riparta dalle periferie". Non è un mistero che a Lupi sarebbe piaciuto essere il “front runner’’ moderato contro il sindaco targato centrosinistra Giuseppe Sala, ma è andata diversamente e la decisione finale è arrivata dopo un lungo tormentone, tra gran rifiuti (Gabriele Albertini) e ipotesi tramontate (Roberto Rasia, Oscar di Montigny...). "Non abbiamo fatto una bellissima figura negli scorsi mesi nello scegliere il candidato. Sembrava di essere a XFactor. O in “Aspettando Godot’’", ricorda Lupi, che subito dopo rilancia il ruolo di un polo di centro all’interno del centrodestra: "La nostra lista è un contributo fondamentale al centrodestra, che ha bisogno di serietà, responsabilità e concretezza. Senza una forza di centro che incarni questi valori, non si va da nessuna parte. Noi saremo la sorpresa delle Comunali". Colpisce un particolare: Lupi ha messo il suo volto sui manifesti come un candidato a caccia di preferenze, ma non scenderà in campo in prima persona. Il capolista di Milano Popolare è il consigliere comunale uscente Matteo Forte, seguito da Andrea Del Corno, Mariangela Paladino e Stefania Bonacorsi. "Perché il mio volto è sui manifesti? È un’assunzione di responsabilità, come hanno fatto gli altri leader del centrodestra, Matteo Salvini e Giorgia Meloni, anche loro non candidati – spiega Lupi –. Perché Milano è una partita importante non solo per la città ma per tutto il centrodestra nazionale che si candida a governare l’Italia". L’ultimo affondo di Lupi è rivolto al candidato sindaco Gianluigi Paragone: "La smetta di fare il no vax e dire bugie sui vaccini. Milano non lo merita". Bernardo, intanto, prevede che la sua lista civica possa arrivare al 5%.

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