Elezioni comunali a Milano, sfida tra Sala e Parisi: è ballottaggio

Si torna alle urne il 19 giugno. Il candidato del centrodestra: "La Partita è aperta" e fa 'appello' a M5S e Radicali. Mr Expo non si fa vedere. Il centrosinistra: "Prossime settimane per consolidare il risultato" - ELEZIONI COMUNALI 2016: I RISULTATI IN TUTTI I COMUNI

Stefano Parisi e Giuseppe Sala

Stefano Parisi e Giuseppe Sala

Milano, 5 giugno 2016 - Urne chiuse alle 23. E via con lo spoglio dopo una giornata di votazioni per le elezioni amministrative 2016. Occhi puntati su Milano, dove la vera sfida è tra Giuseppe Sala (centrosinistra) e Stefano Parisi (centrodestra) ed avverrà al ballottaggio. Il capoluogo lombardo è chiamato a scegliere il successore di Giuliano Pisapia, eletto il 30 maggio del 2011 al ballottaggio con il 55,10% dei voti. Secondo i primi dati, il candidato del centrosinistra è in vantaggio, sia pure con un distacco di un solo punto, con il candidato del Movimento 5 Stelle Gianluca Corrado distaccato. Ma la vera novità è l'affluenza ferma al 54,66%, ben al di sotto del 67,6% del 2011. Beppe Sala, che ha preferito non lasciare dichiarazioni, avrebbe comunque sofferto poco la candidatura a sinistra di Basilio Rizzo, presidente uscente del Consiglio Comunale a capo della lista Milano in Comune, che avrebbe preso il 3,5% dei voti: anche perchè la coalizione dell'ex commissario unico di Expo comprende anche Sel. Il candidato del centrodestra, che nel capoluogo lombardo si è presentato compatto con una coalizione che comprende Forza Italia, Lega Nord, Fratelli d'Italia, Alleanza popolare e Italia Unica di Corrado Passera, è soddisfatto. Parisi e Sala per il 19 giugno avranno bisogno di conquistare il maggior numero di voti provenienti dal M5S, che rispetto al 3,2% del 2011 è cresciuto. Corrado si è fermato circa al 10% e ai suoi elettori si è rivolto esplicitamente Stefano Parisi.

AFFLUENZA - Affluenza in città alle 12 al 15,56%. Mentre alle 19 è del 42,44%, secondo i dati diffusi da palazzo Marino. Alle 23, l'affluenza è intorno al 54,66% a Milano. Nelle precedenti elezioni, quando si votava anche di lunedì, era stata del 67,5%. 

DOPO 1.166 SEZIONI SCRUTINATE -  Ecco i dati per i candidati sindaco quando sono state scrutinate 1.166 sezioni su 1.248: Giuseppe Sala 41,61% (Pd; Lista Noi, Milano; Sinistra x Milano, Italia dei valori); Stefano Parisi 40,87% (Forza Italia, Lega Nord, Io corro per Milano, Milano Popolare, Fratelli d'Italia An, Partito Pensionati); Gianluca Corrado 10,06% (Movimento 5 Stelle); Basilio Rizzo 3,55% (Sinistra - Sinistra e Costituzione); Marco Cappato 1,87% (Radicali); Nicolò Mardegan 1,11% (Il popolo della famiglia); Natale Azzaretto 0,41% (Partito comunista dei lavoratori); Maria Baldini 0,21% (Fuxia People); Luigi Santambrogio 0,27% (Alternativa municipale). Si profila per Milano un ballottaggio tra centrodestra e centrosinistra. 

PARISI: "PARTITA APERTA" - Grande attesa anche al comitato di Stefano Parisi, candidato per il centrodestra a sindaco di Milano (FOTO). A pochi minuti dalla chiusura delle urne all'Hotel Marriott, sede del comitato, hanno iniziato ad arrivare i candidati legati alla lista civica "Io corro per Milano" di Parisi. Presente Gabriele Albetini, capolista, e già sindaco di Milano per due mandati, di cui Parisi è stato city manager. La sala è anche piena di simpatizzati. Stefano Parisi, arrivato all'Hotel Marriott ha commentato gli exit poll: "Sono molto contento di quello che abbiamo fatto perché solo tre mesi fa sembrava che il candidato del centrosinistra vincesse al primo turno. Mi pare che non succeda". E ancora:  "Soprattutto mi sembra che ci sia una grande maggioranza di milanesi che ha votato per il cambiamento. Se il candidato del centrosinistra, con più della metà degli assessori della giunta uscente, come sembrerebbe, non vince al primo turno, vuol dire che la maggioranza dei milanesi ha votato per cambiare, e noi siamo pronti a rappresentare questo cambiamento". Poi, il candidato sindaco per il centrodestra ha fatto fatto 'appello' a M5S e Radicali:  "Chiederò il voto a tutti coloro che vogliono cambiare a Milano, anche al M5S". "Se questi sono i dati - ha aggiunto a Sky - la maggioranza dei milanesi hanno votato per cambiare. Quindi immagino sia possibile parlare con gli elettori del M5s, la partita è molto aperta, e si può assolutamente giocare. Credo di avere una forte libertà e autonomia per andare a prendere il consenso di tutti i milanesi che vogliono cambiare". Parisi ha sottolineato:  "Con 5 punti di differenza, il nostro e' il miglior ballottaggio in Italia. Gli altri sono tutti sopra il 10 per cento, abbiamo grande possibilitaàdi potercela fare".  Poco prima, sul suo profilo Facebook aveva ringraziato chi l'ha votato:  "Grazie a tutti i milanesi che oggi hanno scelto il cambiamento. La nostra corsa continua: la nostra meta è domenica 19 giugno. Ci sarete? Corriamo per Milano, e non ci fermiamo!". 

BOATO E APPLAUSI PER PARISI - Un boato e applausi nella sala dell'hotel Marriott dove sono riuniti i sostenitori del candidato sindaco del centrodestra Stefano Parisi, quando sono apparse sullo schermo le ultime proiezioni che danno il superamento di Parisi su Sala, con il 40,8%  contro il 40,7%.

SALA: "E' PRESTO PER COMMENTARE" - Un clima di grande attesa si respira al quartier generale di Giuseppe Sala, candidato sindaco del centrosinistra di base all'EnergoLab di via Plinio (FOTO). Da questo pomeriggio, sta scandendo il tempo che manca con dei post sulla sua pagina Facebook. L'arrivo dell'ex ad di Expo, che inizialmente si trovava a casa ad attendere la conclusione delle operazioni di voto, è stato a spoglio inoltrato.  "E' presto per commentare. Aspettiamo i risultati", ha detto arrivando  in compagnia della moglie, al comitato elettorale. Sull'affluenza alle urne, "speravo un pochino meglio ma c'e' stato il ponte", ha aggiunto.

Gianluca CorradoCORRADO -  "È un dato che preoccupa quello dell'affluenza, il più basso nella storia di Milano. È un chiaro segnale che la democrazia è debole, è un dato estremamente negativo". Lo ha affermato il candidato sindaco del Movimento 5 Stelle Gianluca Corrado dal museo Fermo Immagine dove sta attendendo i risultati assieme agli attivisti del movimento (FOTO). Per quanto riguarda gli exit pool, Corrado ha spiegato che non si fida dei sondaggi e che commenterà quando saranno state scrutinate almeno il 60% delle schede.

RIZZO: "QUI LA SINISTRA C'E'" - "La sinistra a Milano c'è", ha affermato Basilio Rizzo, candidato sindaco di Milano per la sinistra radicale con la lista Milano in Comune, mentre segue il susseguirsi dei dati nella sala elettorale di Palazzo Marino. "Le proiezioni televisive e i dati che arrivano dalle sezioni confermano che una parte significativa dell'elettorato milanese non si è riconosciuta nelle candidature gemelle dei manager - ha aggiunto - e in questo contesto la lista di sinistra di Milano in Comune si conferma il quarto schieramento politico della città'" "I dati - prosegue Rizzo - confermano che se Renzi e il PD di Milano non avessero deciso di rompere la coalizione arancione, oggi non vi sarebbero dubbi sull'esito finale di questa tornata elettorale". 

SALVINI: "DOVE C'E' LA LEGA SI VA" - Anche nel quartier generale della Lega in via Bellerio, e' stata allestita la sala stampa con tv e postazioni per i giornalisti da dove seguire i risultati elettorali. Il leader del Carroccio Matteo Salvini segue i primi exit poll dal suo ufficio. Poi ha raggiunto la sala stampa per commentare gli exit poll:  "Dove c'è la Lega si va, dove Berlusconi ha fatto altre scelte... campa cavallo".  "Sono orgoglioso della coerenza e del contributo fondamentale della Lega al centrodestra - ha aggiunto Salvini -. La bassa affluenza è stata voluta da una vergognosa scelta di Renzi. Adesso contiamo di recuperare ai ballottaggi". Poi ha aggiunto: "A Milano la sfida è tutta aperta fra quindici giorni: zero a zero e palla al centro, c'è una città da rilanciare".

CENTROSINISTRA -  "Intanto la cosa confortante è che si profila una buona distanza tra Sala e Parisi. Fino a qualche giorno fa si parlava di una grande rincorsa del centrodestra e di un pareggio. Non mi pare che questo pareggio ci sia. Siamo ottimisti per il ballottaggio. Non credo che gli altri elettori dei cinque stelle e Basilio Rizzo vogliamo trovarsi con La Russa e Gelmini", ha detto Piefrancesco Majorino, capolista Pd, commentando le prime proiezioni all'arrivo in via Plinio.  "È chiaro che il dato sull'affluenza non fa piacere", ha continuato Majorino. "Mi auguro che tanti elettori scelgano la proposta di Sala per la continuità con la giunta Pisapia e tornino a votare". A Parisi che si dice contento del risultato risponde: "Contento lui contenti tutti. Qualche giorno fa erano tutti a dire che erano pari, non mi pare che sia così. Siamo positivi". Il ministro Mauirizio Martino ha  commentato: "A Milano abbiamo dati molto buoni per la coalizione di centrosinistra. Ottimi dati al primo turno, adesso avanti a testa bassa verso la vittoria".  Anche Umberto Ambrosoli, presidente del comitato elettorale di Beppe Sala,, ha commentato:  "Bisogna consolidare questo risultato e le prossime settimane saranno usate da Beppe Sala in questa direzione". E ancora: "Un peso l'ha avuto la data, il fatto che ci fosse un ponte, ma è anche un allineamento dei dati italiani a quelli delle altre democrazie europee", anche se questo "non mi dà nessuna soddisfazione". A chi gli chiede se, per prendere i voti di chi ha votato Basilio Rizzo, Sala debba cambiare il suo programma risponde:"secondo me non può smentire se stesso. Le proposte di Beppe Sala hanno vinto sulla base della concretezza".

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