Elezioni 2022, collegi uninominali Milano: 3-2 per il centrosinistra

Eletti i progressisti Della Vedova, Tabacci e Misiani. Milano Sud, vince Rossello (FI). Nella sfida di Sesto tra Rauti e Fiano prevale la destra

Benedetto Della Vedova

Benedetto Della Vedova

Milano -  Volendo sintetizzare, come se fosse una partita di calcio, il risultato finale è 3 a 2 per il centrosinistra. A Milano il fronte progressista tiene, conquista due collegi su tre alla Camera, uno su due al Senato e il Pd si conferma il primo partito in città con il 26,29%. Ottimo risultato, considerando che in Italia e in Lombardia le elezioni politiche di domenica hanno visto il trionfo del centrodestra e la crescita esponenziale di Fratelli d’Italia, che rispetto al 2018 passano dal 4,3% al 19,4% in città, il quadruplo. Il capoluogo lombardo si conferma un’anomalia positiva per il centrosinistra in terra lombarda e il sindaco Giuseppe Sala può continuare a citare il “Modello Milano’’ come valore aggiunto per il progressismo italico.

Vediamo i numeri, ripartendo dai collegi della Camera. Nel centro storico allargato fino alla cerchia della 90-91 il candidato progressista, cioè il segretario di +Europa Benedetto Della Vedova, raggiunge il 37,85% e stacca il candidato del centrodestra ed ex ministro dell’Economia Giulio Tremonti (30,37%). Sempre in centro, da segnalare l’ottimo risultato della frontwoman del Terzo Polo Giulia Pastorella, che raggiunge il 23,05%, un boom che consente alla lista di Azione e Italia Viva di posizionarsi al primo posto in tante sezioni elettorali all’ombra della Madonnina.

Il collegio di Milano Nord, invece, alla vigilia delle elezioni sembrava perso per i progressisti, invece alla fine l’ha sputata il leader del Centro democratico e candidato di tutta la coalizione Bruno Tabacci, ex assessore al Bilancio della Giunta Pisapia con il 38,44%. Il rivale targato centrodestra, il forzista Andrea Mandelli, non è andato oltre il 35,38%, il terzopolista Filippo Campiotti ha raggranellato l’11,47% mentre il grillino Denis Nunga Lodi ha ottenuto un non disprezzabile 9,33%. Nel collegio di Milano Sud, invece, ha battuto un colpo il centrodestra, ma per pochissimi voti. La forzista Cristina Rossello, infatti, ha battuto l’avversario di centrosinistra Gianfranco Librandi per solo 1.456 schede, percentualmente il 37,01 contro il 36,26. Francesco Ascioti del Terzo Polo è al 12,03% e Simona Bertogliatti del M5S al 9,30%.

Passiamo al Senato. Il maxi-collegio milanese se l’è aggiudicato il dem Antonio Misiani, candidato del centrosinistra, con il 39,09%. Staccata la frontwoman del centrodestra Maria Cristina Cantù, leghista, ferma al 33,29%. Ottimo il risultato del terzopolista e renziano Ivan Scalfarotto (16,34%), un po’ meno quello del pentastellato Eugenio Casalino (6,79%). Il secondo collegio del Senato comprende solo un pezzo di Milano, per la precisione i Municipi 8 e 9, e poi Sesto San Giovanni e Alto Milanese, e proponeva la sfida storico-politica più interessante. Per il centrodestra era in campo l’esponente di FdI Isabella Rauti, figlia del volontario Rsi, fondatore di Ordine Nuovo e segretario del Msi Pino Rauti. Per il centrosinistra, invece, il democratico Emanuele Fiano, figlio del deportato e sopravvissuto ad Auschwitz Nedo Fiano. Alla fine ha stravinto la Rauti con il 45,29% dei consensi. Fiano non è andato oltre il 30,93%, mentre al terzo posto si è piazzata la grillina Elena Sironi (9,50%) e al quarto la terzista Tiziana Demma (9,24%).

Risultato meneghino: 3 a 2. Partita appassionante, giocata a viso aperto da entrambe le squadre in campo, sempre per restare nella metafora calcistica.

 

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