Elezioni Comunali 2021: la prima donna in campo a Milano

Potere al Popolo presenta la candidata sindaco Bianca Tedone. Centrodestra ancora in stallo sull’anti-Sala

Bianca Tedone

Bianca Tedone

Milano - Ecco la prima candidata sindaco donna in corsa per elezioni comunali in programma in autunno. No, non parliamo del centrodestra, su quel fronte lo stallo sulla scelta dell’anti-Sala continua. La “frontwoman’’ da cui siamo partiti è la candidata sindaca di Potere al Popolo, il movimento di sinistra radicale vicino alle istanze del mondo no global e dei centri sociali. Lei si chiama Bianca Tedone, è milanese, "militante della prima ora di Potere al Popolo, attivista impegnata in prima linea su tanti fronti, dall’emergenza della pandemia ai trasporti", si legge in una nota in cui c’è scritto anche che la presentazione ufficiale della candidata è in programma martedì in piazza della Scala, davanti a Palazzo Marino.

Lo slogan principale della campagna elettorale della Tedone e della sua lista sarà #milanocittàpubblica. L’obiettivo politico? "Per una Milano in cui la bussola delle scelte politiche sia costituita dagli interessi di chi a Milano vive e lavora e non da quei pochi speculatori privati". Potere al Popolo – continua la nota – "intende essere presente alle amministrative di Milano per dare voce a quella parte della città che non viene mai raccontata, quella del lavoro povero, dell’emergenza abitativa e del costo della vita insostenibile, che non viene mai fuori nella coltre mediatica della Milano cool, europea, ricca e competitiva. Potere al Popolo Milano vuole dare voce a quella parte della città che vive sulla propria pelle la costruzione di una città fake green a misura di ricchi".

A sinistra , intanto, i candidati sindaci che non appoggiano il primo cittadino uscente Beppe Sala raddoppiano. Sì, perché oltre alla Tedone c’è già in campo da mesi il candidato di Milano in Comune e di Civica AmbientaLista Gabriele Mariani. Il centrodestra , invece, non ha ancora un candidato sindaco. Il segretario della Lega Matteo Salvini ieri mattina ha provato ad accelerare: "Quando arriverà il nome? Questo fine settimana". Ma i boatos interni di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia fanno slittare il momento dell’annuncio alla prossima settimana. Non a caso, ieri pomeriggio, il leader lumbard ha detto che "entro la settimana prossima, il centrodestra unito parte ovunque con i suoi candidati". I nomi in rosa sono sempre gli stessi. In pole position c’è il direttore della Casa pediatrica del Fatebenefratelli Luca Bernardo, che però Salvini non ha ancora incontrato. Il presidente di Piattaforma Milano Carmelo Ferraro giudica un’eventuale candidatura di Bernardo "una straordinaria chance per guidare il progetto di rilancio che abbiamo sempre sostenuto". In corsa c’è anche l’avvocato Luigi Santa Maria. Ha fatto un passo indietro, invece, il professor Andrea Farinet. Ed è spuntato un nome nuovo, Alessandro Munari, avvocato e professore di Diritto commerciale alla Cattolica. Il commissario milanese della Lega Stefano Bolognini, infine, parla del ruolo di candidato vicesindaco: "Sarebbe un peccato non schierare Albertini: ha permesso di maturare una consapevolezza nei sondaggi: che il centrodestra è maggioranza in città". L’esponente del Carroccio si riferisce a un sondaggio Tecnè che dà il centrodestra al 45%, Sala al 44% e il M5S al 7%.

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