Rischio corruzione a Milano, allarme dell'Antimafia: "Meno controlli con la deregulation"

Il procuratore Alessandra Dolci teme infiltrazioni criminali nei lavori legati al Pnrr e alle Olimpiadi Milano-Cortina 2026

Illustrazione di Arnaldo Liguori

Illustrazione di Arnaldo Liguori

C’è il rischio corruzione e bisogna tenere la guardia alta. Il sindaco Giuseppe Sala interviene al convegno organizzato in Comune in occasione della Giornata della Trasparenza e dice che "a Milano tra fondi del Pnrr, per le Olimpiadi 2026, per la riqualificazione degli ex scali e per investimenti privati abbiamo una mole di fondi in arrivo che non ha precedenti storici. Ci sono tanti soldi pronti ad essere investiti e serve attenzione".

Il primo cittadino pone l’accento sui "controlli che vanno fatti e bisogna capire chi li fa e con che tempestività" e sull’alleanza pubblico-privato: "Dal punto di vista del privato c’è una forte convinzione che su questo tema si debba fare di più e meglio".

Alessandra Dolci, procuratore aggiunto con delega alla Direzione distrettuale Antimafia, sottolinea una contraddizione: "Il sistema corruttivo è destinato ad amplificarsi, questo è il mio timore. Si è parlato molto di fondi del Pnrr e del fiume di denaro che ricoprirà l’Italia e Milano. Il nuovo codice dei contratti pubblici è improntato al principio del risultato, ciò significa che dobbiamo fare e realizzare, e questo comporta una serie di semplificazioni e minori controlli. Sono previsti sub-appalti a cascata, non sono previsti limiti per le varianti in corso d’opera, siamo pronti a tutto questo?".

 

 

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