Coronavirus, Milano chiede al Governo un fondo nazionale contro la pandemia

Mozione votata all'unanimità dal Consiglio comunale "per permettere il finanziamento di un nuovo welfare e la ripartenza della città"

Il Consiglio comunale di Milano

Il Consiglio comunale di Milano

Milano, 16 aprile 2020 - Con un ordine del giorno votato all'unanimità (42 favorevoli, un astenuto e un consigliere che non ha partecipato al voto), il Consiglio comunale di Milano invita il sindaco e la Giunta a "chiedere un'informativa preventiva al Governo sulla progettazione della Fase 2 per potere concorrere a determinarne l'impostazione". Oltre a questo, il Consiglio chiede di "impegnare il Governo ad adottare con urgenza misure economiche dedicate e di maggiore flessibilità contabile per consentire l'erogazione dei servizi e finanziare quelli aggiuntivi che saranno necessari per permettere il finanziamento di un nuovo welfare e la ripartenza della citta'".

Nello specifico, l'aula chiede di "sbloccare il Fondo Crediti Dubbia Esigibilità (FCDE) per il bilancio preventivo 2021 e 2022 riportando la percentuale di accantonamento al 60% cosi come da proposta Anci di congelare l'attuale contributo che il Comune di Milano trasferisce (al livello del 2017) per il fondo di solidarietà comunale per gli anni 2019, 2020 e 2021; di creare, in coerenza con quanto sta avvenendo a livello Europeo, un fondo dedicato ai costi provocati dalla pandemia e quelli per la prossima e graduale ripartenza della città di Milano; di promuovere la costituzione di un fondo nazionale a sostegno dei servizi essenziali realizzati sul territorio dai Comuni, come ad esempio un fondo nazionale per compensare la riduzione dei proventi da traffico registrati nel trasporto pubblico locale a decorrere dall'inizio delle restrizioni imposte alla circolazione. 

 

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