ArchiveLega, il Consiglio federale conferma Salvini: "Adesso faccia il ministro"

Lega, il Consiglio federale conferma Salvini: "Adesso faccia il ministro"

"Disappunto per i risultati, pagata la convinvenza con Pd e 5 Stelle". Da Giorgetti a Zaia e Fontana: tutti i pezzi da 90 del partito erano in via Bellerio

Milano - E' finito attorno alle 19 il Consiglio federale della Lega, che ha riunito i vertici del partito in via Bellerio a Milano, per discutere dell'esito delle elezioni politiche di domenica, dalle quali il Carroccio è uscito fortemente indebolito. Governatori e esponenti leghisti stanno lasciando il quartier generale milanese, e, al momento, nessuna dichiarazione è stata rilasciata alla stampa, a parte una manciata di parole dell'Europarlamentare Marco Zanni, che ha confermato la leadership di Matteo Salvini alla guida del partito.Nel corso dei lavori del consiglio federale è emersa la richiesta unanime di avere Matteo Salvini al governo, secondo fonti di Via Bellerio. “Vogliamo per Salvini un ministero di peso”, ha detto il capogruppo Riccardo Molinari.

Pochissime le dichiarazioni sul destino del leader. "Tutto bene, abbiamo discusso dei congressi. E' andato tutto bene". Cosi' il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga al termine del consiglio federale. Salvini si' o no? "Salvini si'', ha risposto ai cronisti. Sulla falsariga, il presidente della regione Lombardia. «Com'è andata? Benissimo...». Lasciando via Bellerio, il governatore Attilio Fontana, ha risposto così sui lavori del Consiglio federale del partito. “La Lega potrà recuperare il consenso grazie ai risultati che otterrà nel governo di centrodestra - è emerso -  e Matteo Salvini avrà un ruolo fondamentale, ripartendo anche dall’ascolto del territorio e dalla valorizzazione dei tanti amministratori a partire dai governatori”.

Un consiglio durato dunque quasi 4 ore in via Bellerio a Milano, e che ha confermato piena fiducia a Salvini: oltre all’analisi del voto, è stata ribadita la necessità di continuare la stagione dei congressi per rinnovare tutte le cariche a cominciare dai segretari cittadini: quello provinciali saranno celebrati entro dicembre e immediatamente a seguire si faranno i regionali. Al vertice hanno partecipato, tra gli altri, Giancarlo Giorgetti, i vicesegretari Andrea Crippa e Lorenzo Fontana, i capigruppo Riccardo Molinari, Massimiliano Romeo, Marco Zanni e i governatori Attilio Fontana, Massimiliano Fedriga, Maurizio Fugatti, Luca Zaia”.

La Lega chiudera’ la stagione dei congressi cittadini e provinciali entro la fine dell’anno per poter celebrare le assise regionali a gennaio. E’ quanto e’ stato garantito durante la riunione del consiglio federale, durante la quale i governatori hanno suggerito di accelerare il percorso comunque avviato per disinnescare i malumori del territorio. Inoltre, “tra le priorità del partito: provvedimenti contro il caro-bollette, autonomia regionale e Quota 41. In particolare, la Lega chiederà di inserire il tema dell’autonomia nel primo Consiglio dei ministri. Settimana prossima ci sarà un altro consiglio federale per costruire insieme il governo di centrodestra”. La Lega chiederà di inserire il tema dell’autonomia nel primo Consiglio dei Ministri. Il segretario Matteo Salvini, ha lasciato via Bellerio, al termine del consiglio federale senza rilasciare dichiarazioni ed è andato via con la sua auto. 

Il Consiglio era stato sospeso dopo circa 3 ore, per riprendere attorno alle 18.30. “Tre ore di lavoro con lo sguardo rivolto soprattutto al futuro e ai problemi da risolvere grazie al nuovo governo di centrodestra, di cui la Lega sarà parte fondamentale. C’è rammarico per la percentuale raggiunta, che si sperava migliore e che molti hanno spiegato con la convivenza forzata con Pd e 5Stelle”. Ma nessuno avrebbe messo in discussione la segreteria di Salvini. La riunione è stata sospesa per qualche minuto e alcuni esponenti del partito hanno iniziato a lasciare via Bellerio, come il ministro dello Sviluppo Economico, Giancarlo Giorgetti e il capogruppo al Senato, Massimiliano Romeo.

“È emersa soddisfazione per i 95 parlamentari eletti, che Salvini riunirà giovedì pomeriggio a Roma”, si spiega, “in apertura è stato sottolineato il calendario di tutti i congressi da celebrare nelle città entro la fine di ottobre: ad oggi sono già stati rinnovati ed eletti 767 segretari cittadini sui 1.367 totali (quasi il 60%), a seguire verranno rinnovati anche tutti i segretari provinciali e, a seguire, quelli regionali”. Inoltre, viene precisato, è “già fissata per domenica 20 novembre l’assemblea di tutti gli iscritti della provincia di Bergamo (dove sono stati già rinnovati tutti i segretari cittadini) con l’elezione del nuovo segretario provinciale alla presenza del segretario Matteo Salvini”.

Il primo a varcare i cancelli di via Bellerio nel pomeriggio era stato un rider, per portare cibo a chi lavora nella storica sede milanese della Lega. Poi sono arrivati, alla spicciolata, i pezzi da 90 del partito, per partecipare al consiglio federale con all'ordine del giorno l'esito delle elezioni di domenica e le prossime mosse del Carroccio. Tra i primi ad arrivare il presidente della Regione Veneto Luca Zaia, Lorenzo Fontana e il ministro uscente Giancarlo Giorgetti. Poi il ligure Edoardo Rixi, il governatore friulano Massimiliano Fedriga, Massimiliano Romeo, il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana, oltre ad altri parlamentari ed esponenti del Carroccio.