Milano, primo Consiglio comunale del Sala bis: presidio antifascista a Palazzo Marino

Proteste contro la presenza tra gli eletti di alcuni consiglieri di Lega e FdI citati nell'inchiesta 'Lobby nera'. Valcepina al sindaco: "Non sono una pericolosa estremista"

Milano, il primo Consiglio comunale di Beppe sala dopo la rielezione a sindaco

Milano, il primo Consiglio comunale di Beppe sala dopo la rielezione a sindaco

Milano, 21 ottobre 2021 - Oggi pomeriggio si è aperta la prima seduta del consiglio comunale del secondo mandato del sindaco, Giuseppe Sala, dopo l'elezione al primo turno. Subito è stato dedicato un minuto di silenzio a Luigi Amicone, ex consigliere comunale e giornalista, scomparso lunedì notte. "Mancherà veramente tanto, era una persona anomala, particolare, dall'intelligenza viva. Una persona di rara genuinità e trasparenza. A nome di tutti faccio le condoglianze alla famiglia", ha commentato il sindaco Giuseppe Sala.

L'aula si divide tra centrodestra e centrosinistra, visto che non ci sono più i 5 Stelle e la sinistra. A presiedere la consigliera Pd Diana De Marchi prima dell'elezione del nuovo presidente. Poi, via con la votazione: la prescelta è Elena Buscemi, con 35 voti su 36 validi, alla seconda votazione. Dal 2016, nella scorsa amministrazione, ha ricoperto il ruolo di vicepresidente del Consiglio e di consigliera delegata al Lavoro e Politiche sociali presso la Citta' metropolitana di Milano. "E' una grande emozione e responsabilità che richiede il rispetto di valori e principi democratici che chiunque si trova a rappresentare le istituzioni deve mantenere come fondamento - ha detto all'Aula -. Voglio lavorare per sviluppare una collaborazione positiva e un dialogo tra maggioranza e opposizione. Essere consigliere comunale e' grande orgoglio e tra queste mura ancora di piu'". Buscemi ha ricordato di essere la prima presidente di Consiglio comunale donna da oltre trent'anni, e ha assicurato "trasparenza e rigore": l'aula, ha precisato, "dovra' essere un luogo di confronto e impegno collettivo nel rispetto dei valori costituzionali che devono unirci tutti. In quest'aula non ci sara' spazio per chi istiga all'odio, per chi pronuncia frasi sessiste o omofobe, chi insultera' la Milano solidale, accogliente e inclusiva, la Milano antifascista, medaglia d'oro per la Resistenza", ha sancito, investita da un fragoroso applauso dell'assemblea.

Elena Buscemi
Elena Buscemi

Sala: "Milano laboratorio politico che ispira l'Italia e l'Europa"

"Lo scorso 3 e 4 ottobre Milano ha confermato il ruolo di laboratorio politico per il Paese, dove si sperimentano idee e si realizzazione azioni che ispirano l'Italia e l'Europa": lo ha detto il sindaco Giuseppe Sala presentando le linee programmatiche per i prossimi cinque anni di amministrazione, in occasione della prima seduta del Consiglio comunale. "La nostra città ha scelto di accelerare il percorso verso la transizione ambientale, per incrociare i più significativi trend globali, il nostro è un programma per proiettare la città in una dimensione sempre più contemporanea per una ripresa sana, verde e giusta dopo il covid", ha aggiunto. E ancora: "E' giusto sottolineare il fenomeno dell'astensionismo ma è necessario capirne le ragioni e analizzarne le origini. Il voto milanese ha dimostrato che l'astensionismo non si trova oggettivamente, e i numeri non mentono, tra quelli che mi hanno sostenuto visto che nel 2021 il numero delle persone che hanno votato per me è aumentato di quasi il 25% rispetto a cinque anni prima. Io la mia parte l'ho fatta forse qualcuno non ha fatto altrettanto". Poi, un accenno alle Olimpiadi del 2026 "che riporteranno la nostra città al centro dell'attenzione internazionale". "All'apertura dei Giochi vedremo una città ancora più attrattiva, modello di sviluppo, coesione e sostenibilità, capace ancora una volta di stupire il mondo con la sua bellezza e di trainare l'Italia verso il progresso - ha proseguito - . La missione che Milano ha ripetutamente svolto nei momenti più alti della sua storia, dalle 5 Giornate, al 25 aprile, fino al miracolo economico del secondo dopoguerra. Il momento del riscatto nazionale e della rigenerazione dell'Italia prevede che Milano giochi un ruolo da protagonista. Noi ci siamo". Nel corso del suo discorso, Sala ha più volte citato la collaborazione con la Regione Lombardia per le sfide che attendono la città nei prossimi anni, il trasporto pubblico, la gestione delle case popolari, la sanità territoriale in primis. "Occorre un dialogo adeguato all'altezza della sfida climatica con Regione Lombardia, al fine di potenziare il trasporto pubblico utilizzato dai pendolari che lavorano a Milano - ha spiegato il primo cittadino - e disincentivare l'utilizzo delle auto inquinanti, sulla scia di quanto fatto fin qui con Area C e Area B". Il sindaco auspica poi che il dialogo con Regione Lombardia "possa estendersi in primis al tema dei servizi sanitari territoriali e garantiamo la nostra massima collaborazione. Il Comune e i Municipi sono le istituzioni con le maggiori conoscenze del territorio. Le fonti da consultare per individuare sedi e modalità operative per le Case di Comunità". Infine il tema della casa: "il dialogo con Regione Lombardia sarà ancora più essenziale sul tema case, al fine di riqualificare le abitazioni di quel 10% della popolazione milanese che vive in immobili di proprietà di MM o Aler".

Il sindaco Giuseppe Sala

Il presidio antifascista

Nel frattempo, in occasione della prima seduta del Consiglio comunale, si sono riuniti fuori dal Palazzo Marino, in piazza della Scala, alcuni gruppi di cittadini (Sentinelli, Verdi, Rifondazione Comunista, e centro sociale Il Cantiere) per protestare contro il fascismo e quei consiglieri che osannano il fascismo in privato - magari senza sapere di essere ripresi da telecamere nascoste - e poi in pubblico giustificano le loro azioni. "Milano, città medaglia d'oro della Resistenza, non può avere all'interno delle istituzioni personaggi che si vantano di essere stati eletti con i voti fascisti. Noi chiediamo le dimissioni di queste persone, se le dimissioni non dovessero arrivare chiediamo comunque che ci sia un comportamento all'interno dell'alveo costituzionale, non mozioni che si richiamano a un periodo della storia inaccettabile", ha commentato Luca Paladini, portavoce dei Sentinelli. Paladini ha inoltro aggiunto: "Reputo assolutamente giusto che il sindaco Sala abbia chiesto ai consiglieri di sottoscrivere un documento di antifascismo".

Il caso più noto è quello di Chiara Valcepina, neoeletta consigliera comunale di Fratelli d'Italia che appare nella videoinchiesta di Fanpage sulla 'Lobby nera' che per ora è costata l'iscrizione nel registro degli indagati dell'europarlamentare Carlo Fidanza e del barone nero Roberto Jonghi Lavarini. La consigliera ha inviato una lettera al sindaco Giuseppe Sala. "Chiara Valcepina - scrive - e' una persona radicalmente diversa da quella rappresentata in questi giorni. Voglio rassicurare la citta' che quei piu' di 900 nostri concittadini non sono pericolosi estremisti cosi' come voglio rassicurare loro che la persona che hanno cointribuito ad eleggere non e' una pericolosa estremista, ma una professionista, una moglie e una mamma chiamata a mettersi in gioco per il futuro della nostra citta'". Valcepina scrive di riconoscersi "in pieno nelle parole di Giorgia Meloni: nel dna di FdI non ci sono nostalgie fasciste, razziste e antisemite. La mia vita professionale sta a li' a dimostrarlo".

Presidio antifascista a Palazzo Marino
Presidio antifascista a Palazzo Marino

Feltri: "Non firmerò per l'antifascismo"

Vittorio Feltri, neo consigliere di Fratelli d'Italia e noto giornalista e direttore editoriale di Libero, ha spiegato che non firmerà nessuna dichiarazione di antifascismo. "Quando la presenterà, interverrò, intanto non firmerò niente - ha detto -. Ho una vita di 78 anni che dimostra che ho sempre rispettato la Costituzione, i fascisti non li ho mai combattuti perché non ci sono. Io sono sempre stato contro i totalitarismi, devo dichiararmi in Comune? C'è una vita e tutta la mia attività giornalistica che dimostra che io non sono mai stato favorevole ai totalitarismi, specialmente quelli comunisti, ma non è che quelli fascisti o nazisti mi piacessero. Non l'ho mai detto. Quindi che stupidaggine. Siamo qui ancora a romperci con i totalitarismi, con l'antifascismo. Se il saluto è romano non è fascista, perché i romani c'erano già duemila anni fa". Sul tema è intervenuto anche anche l'ex candidato sindaco Luca Bernardo: "Io sono contro qualsiasi totalitarismo sia delle sinistra sia della destra. Io firmerò il documento dove si dice chiaramente che si è antifascisti, cosa che abbiamo detto e ridetto, soprattutto il sottoscritto e su questo tema non c'è alcun dubbio. Io sono antifascista e parlo io per la mia posizione personale". E ancora: Ognuno risponde personalmente di quello che fa ma sul fatto che tutti debbano firmare questo documento credo che sia una cosa normale, un patto di antifascismo e contro i totalitarismi mi sembra assolutamente normale e una cosa del genere non dovrebbe essere in discussione".

Vittorio Feltri
Vittorio Feltri

Bernardo: "Resterò 5 anni"

Bernardo ha poi detto di avere incontrato il sindaco Sala qualche giorno fa: "Ritengo che le polemiche siano terminate e dobbiamo immaginare tutti insieme lo sviluppo della città. Confermo che rimarrò cinque anni in Consiglio comunale e non prenderò l'aspettativa, continuerò a fare il mio lavoro".

Luca Bernardo
Luca Bernardo