Comunali 2021 a Milano, oggi il vertice: "Nella rosa anche donne"

Incontro Lega-FdI-FI dopo mesi di gelo. Il leader lumbard: 10 nomi sul tavolo. In corsa restano ancora Lupi, Ruggiero, Minoli e Dallocchio

Matteo Salvini, leader della Lega

Matteo Salvini, leader della Lega

Milano - Uno, nessuno e centomila. Come nel celebre romanzo di Luigi Pirandello, in vista del vertice fissato per oggi pomeriggio, il totocandidato sindaco del centrodestra varia da un candidato dato per sicuro (Gabriele Albertini, che però ha rifiutato di scendere in campo), a nessun nome che convince fino in fondo Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia fino all’annuncio del segretario del Carroccio Matteo Salvini di portare sul tavolo di coalizione se non centomila almeno "dieci nomi" da cui pescare il rivale dell’attuale primo cittadino Giuseppe Sala per le elezioni comunali del prossimo autunno.

Paralleli letterari a parte, una buona notizia c’è per il centrodestra: dopo mesi di gelo per il caso Copasir e per il duello nei sondaggi, Salvini e la leader di FdI Giorgia Meloni siederanno allo stesso tavolo per confrontarsi sui candidati sindaci per le amministrative post-estive. Un passo avanti, anche se quasi tutti gli esponenti della coalizione sovranista-moderata prevedono che l’incontro di oggi non sarà risolutivo, ma servirà per valutare i papabili candidati già noti e presentare al tavolo altri nomi da sottoporre agli alleati.

Le parole di Salvini "domani (oggi, ndr) mi presento con dieci nomi" fa pensare che il Capitano leghista abbia effettivamente in mente dei nomi nuovi. I boatos lumbard parlano insistentemente di "donne candidate per Milano" e di "un’imprenditrice" che potrebbe mettere tutti d’accordo. Ma i nomi per ora rimangono top secret. Il segretario della Lega dice solo che i papabili sono "tanti e di qualità" e aggiunge che "prima li comunicherò agli alleati, sennò si innervosiscono". Tra le varie indiscrezioni, si prevede anche di un blitz di Salvini ad Arcore, da leader di Forza Italia Silvio Berlusconi, per discutere con lui, faccia a faccia, le soluzioni migliori per il risiko della amministrative.

La rosa dei papabili già emersi per la sfida di Palazzo Marino, intanto, non è poi così numerosa. In campo resta il parlamentare di Noi con l’Italia Maurizio Lupi, anche se il suo nome non è gradito da Salvini, quindi le sue quotazioni vengono date in ribasso. In lizza, poi, ci sono due manager e un professore che però non hanno convinto al 100 per cento nessun partito della coalizione: l’ex amministratore delegato di Telecom ora ad di Melita Italia Riccardo Ruggiero; l’ex deputato di FI adesso responsabile delle Relazioni esterne di Bayer Italia Fabio Minoli (nome lanciato da Albertini il giorno in cui ha detto "no" alla candidatura) e il professore di Finanza aziendale dell’Università Bocconi Maurizio Dallocchio, gradito da FdI. Per le “new entry’’ non resta che aspettare il vertice di oggi pomeriggio.

 

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