Pd, il sindaco Sala: "La scissione? Renzi vuole un sistema che risponda a lui"

Il primo cittadino di Milano non segue l’ex premier in 'Italia Viva'

Matteo Renzi e Giuseppe Sala (Fotogramma)

Matteo Renzi e Giuseppe Sala (Fotogramma)

Milano, 18 settembre 2019 -  I motivi della scissione di Matteo Renzi dal Partito Democratico per fondare una nuova creatura, Italia Viva "sono difficili da comprendere" per il sindaco di Milano Giuseppe Sala, che ha affidato a Facebook un suo commento su questa novita' nella scena politica. "Credo che le ragioni vere di questa scelta - ha scritto il primo cittadino - risiedano invece altrove. Lo dico con rispetto per Matteo, ma credo che faccia molta fatica a stare in una comunita' collaborativa, preferendo invece un sistema che risponda pienamente a lui. E' questo quello che piu' ci distingue". "Le ragioni politiche della scissione di Italia Viva sono difficili da comprendere - scrive Sala - se l'obiettivo era quello di riorganizzare lo spazio politico in modo piu' coerente, temo che gli effetti, almeno al momento, siano diversi da quelli sperati. In quello stesso spazio "liberal-democratico" oggi c'e' solo un soggetto in piu'".

Più tardi,  a margine dell'incontro in Regione Lombardia con il governatore Attilio Fontana e con il presidente del Coni Giovanni Malago' sulla Olimpiadi di Milano-Cortina, il sindaco Sala ha sottolineato che "Renzi per me non e' un nemico da combattere, ma qualcuno con cui dialogare". E ha chiarito: "Con Renzi ci sentiamo, ma non credo che avesse mai neanche pensato alla possibilità di coinvolgermi nel suo progetto, credo che mi consideri un interlocutore con cui ragionare, ma non mi ha mai fatto nessuna proposta né mi ha mai chiamato per avvisarmi del suo passo". Il primo cittadino ha poi ribadito quanto scritto anche nel pubblicato su Facebook: " Renzi era alla ricerca di uno spazio politico che è legittimo non credo che lo spazio liberal democratico appartenga solo a Renzi. Le ragioni politiche non sono semplici da decifrare. Poi c'è una cosa che è una banalità enorme, che pensano tutti e io dico" e cioè che "è chiaro che Renzi  sta meglio in una realtà che risponde totalmente a lui piuttosto che in una realtà collaborativa, ma questo è da sempre, fa parte delle caratteristiche dell'individuo".

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