Milano, 28 maggio 2013 -  Un taglio netto ai costi della politica: dai 27 milioni del 2012, le spese per il funzionamento del Consiglio regionale passeranno nel 2013 a 13 milioni di euro, con un risparmio superiore al 50%. Lo ha annunciato oggi il Presidente del Consiglio regionale, Raffaele Cattaneo, riferendo le conclusioni del gruppo di lavoro che in sole tre settimane ha predisposto un provvedimento di legge che andrà in Aula martedì 18 giugno.

Oltre al Presidente erano presenti Mauro Parolini e Claudio Pedrazzini (PdL), Massimiliano Romeo (Lega Nord), Stefano Bruno Galli (Maroni Presidente), Riccardo De Corato (Fratelli d’Italia), Elisabetta Fatuzzo (Pensionati), Alessandro Alfieri (PD), Lucia Castellano (Lista civica Ambrosoli) e l’Assessore all’Economia Massimo Garavaglia. Non ha partecipato nessun rappresentante del Movimento 5 Stelle, che aveva abbandonato i lavori del tavolo dopo la prima riunione.

In dettaglio, il documento introduce risparmi per 5 milioni (da 9 a 4 milioni) alla voce personale dei gruppi, di 3 milioni e 200 mila euro per le spese di funzionamento dei gruppi (da 3 milioni 700 mila si scende a sole 500 mila), e di 5 milioni e 700 mila euro per le indennità dei Consiglieri, con una riduzione del 40%. In totale si risparmiano 13 milioni e 900.000 euro, passando da 26mila e 950 euro a 13 milioni e 50 mila euro. 

Subisce un forte taglio anche lo stipendio dei Consiglieri regionali, che passa dai precedenti 8500 lordi (4760 netti) di indennità di funzione a 6300 lordi (3550 netti). Vengono inoltre abolite le spese di diaria, missione e trasporti che ammontavano a 8.300 euro, sostituite ora da un forfait omnicomprensivo di 4200 euro.

Con questo provvedimento viene inoltre confermata l’abolizione dei vitalizi e delle indennità di fine mandato, che comporterà per il Consiglio regionale un risparmio annuo di 6,5 milioni di euro. La Lombardia, che pure è la regione con il maggior numero di abitanti, si confermerà quindi come la più virtuosa per quanto riguarda i costi della politica.