Milano, 12 luglio 2011 - Il ritorno del bigliettaio, l’installazione di «tornelli leggeri» vicino alle porte degli autobus e di distributori di biglietti ma a prezzo maggiorato. Queste le ipotesi, anche suggestiva la prima, sulle quali si sono confrontati ieri l’assessore alla Mobilità, Piefrancesco Maran, e il presidente di Atm, Elio Catania, per porre un argine al fenomeno dei cosidetti «portoghesi», di quanti, cioè, viaggiano sui mezzi pubblici senza pagare il biglietto. Ipotesi, «non annunci» sottolinea Maran, limitate, per ora, alla filovia 90-91 e alla fascia oraria che va dalle 22 fino a fine servizio.

Secondo i dati in possesso del Comune e dell’Azienda di trasporto non paga il biglietto il 12 per cento dei passeggeri che si serve dei mezzi di superficie e il 2 per cento di quanti si spostano invece in metropolitana. La linea 90-91 fa registrare, però, in fatto di «portoghesi», picchi del 25 per cento, soprattutto nelle ore serali e notturne.

Le casse dell’Azienda di trasporto e, quindi, del Comune patiscono un danno, per mancati introiti, di 40 milioni di euro all’anno: «Con quei soldi — esemplifica Maran — potremmo comprare quattro nuovi treni della metropolitana». Da qui il confronto con Catania sulle misure da intraprendere per fermare gli abusivi dei mezzi pubblici. «Stiamo considerando — fa sapere Maran — l’idea di reistituire la figura del bigliettaio, consentendo, quindi, la salita a bordo solo dalla porta posteriore. Ma anche l’installazione di tornelli leggeri, già in sperimentazione su alcuni autobus provinciali e di una macchinetta che venda biglietti a bordo, a prezzo maggiorato, perché i biglietti si devono comprare prima di salire sui mezzi». «Al momento nessuna misura esclude l’altra e si tratta di misure riservate alla 90-91 dalle 22 a fine servizio» precisa, ancora, Maran.

«Di certo — continua l’assessore — dietro al bigliettaio o a fianco al tornello ci saranno controllori che impediscano la salita a chi non ha il biglietto». Oltre ai portoghesi, infatti, la filovia 90-91 continua a contraddistinguersi per i problemi di sicurezza indotti anche, ma non solo, dai portoghesi soprattutto nelle ore notturne. L’intenzione dell’assessore è procedere sulla via delle squadre di sicurezza. «Niente ronde — dice Maran — ma bisogna aumentare la presenza degli addeti alla sicurezza a bordo dei mezzi».

L’assessore e il presidente di Atm hanno infine affrontato il problema della valutazione della puntualità dei mezzi pubblici. Oggi la valutazione viene fatta da «Amat», (Agenzia mobilità ambiente e traporti), afferente al Comune. L’obiettivo di Maran è puntare, per il monitoraggio e la valutazione della puntualità delle corse, sulle tecnologie più avanzate e rendere ancor più attendibili i dossier sui quali lavorare. Via libera infine ai semafori intelligenti, sempre per la 90-91.Assessore e presidente Atm si sono ripromessi di incontrarsi nuovamente tra due settimane, allora si saprà su quali misure anti-portoghesi si deciderà di puntare.