Milano, 5 marzo 2011 - Fumata bianca. Manfredi Palmeri è il candidato sindaco del Terzo polo. Il finiano, attualmente presidente del Consiglio comunale, correrà contro Letizia Moratti e Giuliano Pisapia alle elezioni del 15 e 16 maggio. Sciolte ieri mattina a Roma le ultime riserve nel Nuovo polo formato da Udc, Futuro e Libertà e Alleanza per l’Italia. Anche se tra i centristi la scelta di Palmeri continua a suscitare qualche malumore.

Le posizioni dei vertici nazionali e lombardi del partito di Pier Ferdinando Casini sembrano ancora distinte e distanti. Non a caso nel pomeriggio, a ufficializzazione ormai avvenuta della candidatura a sindaco del futurista, il coordinatore lombardo dell’Udc Savino Pezzotta frena: «Le ipotesi in campo sono tutte legittime, ma l’Udc non è un partito berlusconiano. Le decisioni saranno prese democraticamente dagli organismi locali. Il coordinamento regionale è stato convocato giovedì prossimo». Eppure la scelta è ormai fatta. Tanto che il rutelliano Bruno Tabacci, il candidato sindaco preferito da Pezzotta, incorona già Palmeri: «È una buona scelta. Palmeri ha il merito di aver rotto con la Moratti. Sono stato io a fare questa proposta a Fini e Casini. Certo, se avessimo avuto la spinta di qualche mese fa, forse si sarebbe potuta trovare una soluzione più forte nel rapporto con la società civile».

 

Palmeri, intanto, è già in campo. Trentasette anni, due figlie, una laurea sfiorata in Bocconi, entrato in Consiglio comunale nel 2001 nelle file di Forza Italia, di cui è stato anche capogruppo, Palmeri è stato nominato presidente dell’assemblea di Palazzo Marino nel luglio del 2006 anche grazie all’appoggio dell’allora consigliere anziano Silvio Berlusconi. Da allora, però i rapporti tra Palmeri e la Moratti non sono mai stati idilliaci. Il 20 ottobre scorso lo strappo: il presidente del Consiglio comunale passa dal Pdl a Fli. Una scelta che non gli è stata ancora perdonata dagli ex colleghi pidiellini. Il capogruppo Pdl a Palazzo Marino, Giulio Gallera, affonda subito il colpo una volta appresa la scelta del Terzo polo: «Sarebbe logico che Palmeri si dimettesse dalla presidenza del Consiglio comunale. Ci aspettiamo un sussulto di dignità da parte sua. E ci domandiamo come farà Palmeri a fare una campagna elettorale distinguendosi da una maggioranza di cui per quattro anni ha condiviso ogni proposta».

 

I terzopolisti milanesi, Pezzotta a parte, la pensano in modo diametralmente opposto. Il coordinatore regionale dei finiani, Giuseppe Valditara, sottolinea: «Palmeri è un ottimo candidato. Ad appoggiarlo ci sarà una lista dell’Udc e una lista civica del Polo per Milano. Massimo Cacciari? Credo e spero sia della partita». L’ex sindaco di Venezia potrebbe appoggiare il progetto Terzo polo. Il segretario milanese dell’Udc Pasquale Salvatore, infine, è sicuro che «Palmeri intercetterà i voti dei delusi di centrodestra e centrosinistra». Un sondaggio della Lorien Consulting dà i partiti del Nuovo Polo all’8%, mentre la Moratti è al 46% e Pisapia al 42%.