Milano, 19 novembre 2010 - Incoronato dalle primarie, quanto avrebbe al primo turno Giuliano Pisapia se si votasse oggi per le comunali? E quanto pesa l’ex sindaco Gabriele Albertini? Secondo un sondaggio di Lorien Consulting in un testa a testa l’avvocato raccoglierebbe il 35,1% mentre la Moratti il 37,9. In caso di discesa in campo di Albertini, la Moratti andrebbe al ballottaggio con il 24,8% e il suo predecessore raccoglierebbe il 19, a tutto vantaggio di Pisapia che si piazzerebbe al 35. Ma il Fli potrebbe correre da solo, senza il terzo polo, sparigliando così tutte le carte. «Tutto dipende da quel che deciderà Fini il 14 dicembre - fanno sapere alcuni esponenti politici vicini a Fli - e per il momento la situazione è molto fluida e gli scenari potrebbero cambiare di ora in ora».

 

Se Albertini risulta essere secondo i sondaggi il nome più gradito come candidato del Terzo polo (Fli, Udc, Rutelliani) non si può escludere che Fini scelga anche altre strade minori, strategicamente, magari decidendo di portare avanti la candidatura del deputato Luca Barbareschi. In tal caso il “peso” politico sarebbe attorno al 4% o al 4,5%. Barbareschi ieri ha annunciato di averne parlato con Gianfranco Fini. «Ho dato la disponibilità alla mia candidatura a sindaco di Milano. Attendo una decisione. Si è aperto un grande spazio al centro. Milano è una città che amo, in cui sono cresciuto e che conosco bene». Per Barbareschi «Milano ha bisogno di qualcosa di più, anche culturalmente». Quanto alla candidatura di Gabriele Albertini «non mi pare che l’ex sindaco rappresenti un modello così lontano da Berlusconi».

 

Per Barbareschi non c’è nulla da dire sulla persona ma «non capisco la sua candidatura se parliamo di futuro e di innovazione. Milano si è molto involgarita, si è appiattita. Si parla molto di affari, di palazzinari». Di sondaggio in sondaggio. Ieri al Pirellone “Termometro politico” ha presentato una dettagliata analisi sul test delle Primarie del Pd. Ebbene, se il 52% degli elettori del Pd ha votato per Stefano Boeri e il 33% Giuliano Pisapia (intervistate 1.500 persone all’uscita dei 17 seggi delle primarie), il dato politico sottolineato dai ricercatori è che il fattore Expo per l’elettorato militante ha avuto una connotazione negativa e ha penalizzato Boeri, spostando voti verso Pisapia. Sembra incredibile ma gli elettori del Movimento a cinque stelle, legato a Beppe Grillo, sono stati quelli che hanno più votato per Boeri. Inoltre, secondo la ricerca, Pisapia è andato molto bene tra i giovani e meno bene fra gli over 65, mentre Boeri è andato meglio proprio fra gli over 65.