Eurolega, l’AX si arrende al Khimki del marziano Shved

Una buona partenza dei biancorossi non li salva dalla battuta d’arresto numero 8 della stagione

Olimpia Milano-Khimki

Olimpia Milano-Khimki

Milano, 8 dicembre 2017 - L’Olimpia lotta, Shved la vince. È sostanzialmente questo il resoconto di un match amaro per Milano che, fino a 3’ dalla fine, ha battagliato per tornare alla vittoria. Ma ha dovuto fare i conti con la stella russa, capace di siglare 29 punti affossando i biancorossi con un canestro da cineteca. Gli uomini di Pianigiani partono subito con il piede giusto: difesa arcigna, fluidità nella circolazione della palla e buona gestione dei ritmi offensivi sono gli ingredienti di un approccio convinto e deciso, il tutto condito da un Theodore eccellente sia in regia che come terminale d’attacco. È proprio l’americano a propiziare il primo allungo biancorosso, sfruttando il pick and roll con Tarczewski e le lacune della difesa russa, tenuti inizialmente a galla solo dal talento di Shved. La schiaccciata di Gudaitis firma il 24-12 che sembra indirizzare il match. 

E' qui che emerge, però, uno dei nei dell’Olimpia di questo inizio stagione: quando Milano potrebbe azzannare la partita, si dimentica quanto di buono fatto fino a quel momento. Il risultato è che il Khimki rimane in partita, prima con un incontenibile Shved, poi con la freschezza di Zubkov in uscita dalla panchina (10 punti nei primi 8’ in campo), risalendo sino al -3. Nell’ultimo giro d’orologio, però, Milano rimette le marce alte e, con due difese e altrettante transizioni efficaci, riesce a chiudere sul 38-31 grazie a Theodore e Tarczewski.

Al rientro dagli spogliatoi, però, arrivano i problemi: l’AX allenta la pressione subendo l’aggressività ospite. Shved torna a fare il fenomeno firmando quasi da solo il 13-4 di parziale che rimette in carreggiata un Khimki. Ma, come in molti momenti di difficoltà, sono Kalnietis, Theodore e Pascolo a contenere l’emorragia chiudendo sul 56-55 il terzo parziale. Un’illusione: con il match ancora aperto, il Khimki si permette di far riposare a Shved e, proprio senza il suo leader in campo, è capace di dare la prima spallata a un’Olimpia nel pallone. Milano barcolla ma non molla, pur non riuscendo mai a rimettere la testa avanti. Poi ci pensa sempre Shved: penetrazioni, assist e il clamoroso canestro dal cerchio di centrocampo che spegne tutte le velleità milanesi. Per l’AX scorrono i titoli di coda. Il Khimki espugna il Forum e rimane nelle zone alte di classifica, Milano deve accontentarsi, ancora una volta, di una buona prestazione.

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