L'urlo di Mike James: "Milano, avanti così"

Il play classe 1990 è il giocatore “alpha’’ a cui l’Olimpia si è legata

Mike James al tiro (Ciamillo)

Mike James al tiro (Ciamillo)

Milano, 27 ottobre 2018 - Il primo passo per diventare una squadra forte e che raggiunge i suoi obiettivi è sicuramente quello di iniziare a vincere anche quando si gioca male. Troppe volte nel passato l’Olimpia era splendente solo nelle vittorie, ma altrettanto spesso appena si disuniva buttava al vento partite importanti.

Così quella conquistata giovedì è davvero una bella “brutta’’ vittoria che permette all’AX Milano di iniziare a pensare di poter recitare un ruolo interessante in questa Eurolega. Inoltre dal punto di vista della classifica i 6 punti di vantaggio da una concorrente diretta come il Khimki sono anche un bottino di cui fare tesoro. Eroe della serata Mike James, il giocatore “alpha’’ a cui l’Olimpia si è legata. Quest’estate il play del 1990 cercava una squadra che gli desse le chiavi del gioco, i biancorossi cercavano un giocatore forte a cui affidare i loro destini. Già in questi pochi mesi di stagione il matrimonio sembrava perfetto, ma giovedì c’è stato proprio il simbolo di questa unione vincente: Monia butta in un incubo l’AX con la tripla del +2 russo a 20’’ dalla fine, James si prende tutte le responsabilità, gestisce l’azione e la tira fuori dal pericolo consegnandole la vittoria mostrando una freddezza da killer con i 3 liberi segnati a -3 secondi. «Sono contento dalla vittoria - dice il numero 2 - già avevamo perso con il Real, non potevamo farlo ancora in casa. Dovevamo dare continuità alla vittoria di Atene. E’ stata una gara strana, abbiamo alternato ottimo momenti come nel terzo quarto ad un brutto basket come nell’ultimo, ma può succedere, è il basket. Quello che conta è che abbiamo vinto».

Coach Pianigiani non può che coccolarsi la sua squadra dopo un successo che la proietta nelle zone alte della classifica, anche se non è passato neanche un mese di stagione: «Sono molto orgoglioso - dichiara l’allenatore - perchè era una partita molto complessa, loro non valgono di certo il fondo della classifica e in più eravamo senza Nedovic. Siamo stati bravi a non farci distrarre da qualche errore, ma siamo rimasti in partita svolgendo anche un gran lavoro su Shved». L'assenza di Nedovic (non dovrebbe giocare neanche domani a Pesaro) ha modificato un po’ le rotazioni riportando anche sul parquet in Eurolega un positivo Cinciarini: «E’ entrato in missione su Shved per dargli anche una prospettiva diversa, rispetto alla marcatura di Micov, ed era pronto. Ovviamente dal nostro capitano, esperto, non mi aspettavo nulla di diverso» conclude l’allenatore.

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