Finale scudetto, Olimpia Milano al Forum: fisico e testa per battere Trento

I biancorossi impegnati in Gara 5 con qualche acciacco dopo due sconfitte esterne. Pianigiani: "Anche il pubblico ci darà più energia"

Kaleb Tarczewski

Kaleb Tarczewski

Milano, 13 giugno 2018 - Ci pensa la cabala a rasserenare un po’ gli animi in casa Olimpia dopo le due cocenti sconfitte in finale contro Trento che hanno riportato la serie sul 2-2. Come nelle ultime due finali disputate e vinte contro Siena e Reggio Emilia, dopo le vittorie interne, l’Olimpia ritorna al Forum per Gara 5 con qualche acciacco dopo due sconfitte esterne che hanno riportato la serie in parità. Il finale della scena fu tricolore, ma diverso il percorso visto che nel 2014 arrivò la grande paura con il ko casalingo con l’allora Montepaschi, mentre nel 2016 ci fu la vittoria contro la Grissin Bon.

Le partite tra casa e trasferta sono state diametralmente opposte per l’Emporio Armani: i biancorossi tanto sono andati bene in attacco nelle gare del Forum, tanto sono stati lenti, prevedibili e poco precisi nelle gare del PalaTrento: ««In realtà abbiamo giocato una partita solida per quasi 30 minuti - dice coach Simone Pianigiani parlando di gara 4 - poi è successo qualcosa, sono cose imponderabili, ma ci siamo smarriti. Dobbiamo migliorare nella capacità di fermare l’emorragia con un tiro o un fallo o due tiri liberi. Sono punti vitali che non riusciamo a costruirci». Gara 4 lascia anche uno strascico di polemica perchè la società milanese ha messo sul proprio sito web il video del “combattimento“ che a fine terzo periodo ha coinvolto Kaleb Tarczewski, con il pivot biancorosso che ha ricevuto una serie di colpi chelo hanno costretto a suturare una vistosa ferita alla testa (dovrebbe comunque essere del match questa sera).

L’allenatore biancorosso vede il match del Forum come quello della riscossa: «Il 2-2 ci sta stretto, siamo stati più vicini noi al 3-1 che loro, ma ora torniamo a casa, il pubblico ci darà un po’ di energia in più per tornare in vantaggio in quella che ora è una miniserie di tre partite». Proprio sulla differenza di fisicità che ha distinto i due match in terra trentina così commenta il tecnico: «È chiaro che dobbiamo adattarci se il metro è questo, altrimenti succede che un nostro giocatore esca dal campo con la testa aperta e il loro con due tiri liberi (il riferimento è a quei colpi subiti da Tarczewski con l’azione conclusa con fallo sanzionato all’americano di Milano, ndr). Questo non va bene»

è arrivato su WhatsApp

Per ricevere le notizie selezionate dalla redazione in modo semplice e sicuro