L'architettura disegna la moda: la linea dei discepoli della star De Lucchi

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E se fosse l’architettura a vestire la moda? Se i capi da indossare fossero progettati da architetti che al senso estetico uniscono il senso pratico e la ricerca dei materiali? L’idea è venuta al collettivo di giovani di AMDL Circle, i progettisti dello studio del grande designer di fama internazionale Michele De Lucchi. Una moda workstyle, che richiama le tute da cantiere, le borse e le giacche, in una versione da città. Come dire, siamo architetti e sappiamo che tipo di abbigliamento pensare per chi fa il nostro lavoro: con un occhio ai materiali, in un mix tra artigianalità e industria.

Così nella parte più underground dello studio del grande architetto che ha fatto da guida, tra le linee flessuose del legno, la vecchia falegnameria e i progetti futuristi di "Happy station", i condomini che promettono una vita felice, Davide Angeli, Federica Cevasco, Pico De Lucchi, Alberto Nason, Filippo Nicolini, Michele Vanetti hanno presentato Architect’s Tools: "Una collezione di accessori e abbigliamento dedicata a chi abita e indossa questo nostro tempo - spiegano -.Oggetti per un uso pratico e fluido, nati dalle esigenze di noi progettisti". Lo stile proposto è trans-generazionale, agender, pragmatico e ispirato alla cultura del laboratorio. "Gli A-Tools sono oggetti - spiega Pico De Lucchi - ma anche concetti che scegliamo di portare con noi. Una luce che ci segue. Uno sgabello che è anche tavolino, appendino e perché no, totem.

Una borsa per contenere matita, squadra, compasso insieme al laptop e altri strumenti digitali. Una giacca con tasche, mini e maxi, pratica ed essenziale per chi lavora con la mente e con le mani. Per comunicare il nostro pensiero abbiamo riprodotto le immagini delle Earth Stations, stampate sulle giacche e sulle magliette". Un progetto che è anche una sfida: uscire dalla comfort zone della progettazione architettonica e del design, ed espandere la creatività.