Tas ribalta sentenza Uefa, Milan riammesso in Europa League

Prima vittoria del fondo Elliott. Atalanta ai preliminari, Fiorentina senza coppe. LE MOTIVAZIONI

Marco Fassone e il legale Roberto Cappelli (Ansa)

Marco Fassone e il legale Roberto Cappelli (Ansa)

Milano, 20 luglio 2018 - Prima vittoria del fondo Elliott. Il Tas riabilita il Milan, ribalta la sentenza della Uefa e riammette quindi il club rossonero alla prossima Europa League. L'Atalanta partirà quindi dai preliminari, il prossimo 26 luglio, mentre niente da fare per la Fiorentina. Decisivo l'intervento di Franck Tuil, manager di Elliott, che ha garantito la "continuità aziendale" per i prossimi 3 anni, uno dei nodi per cui la Uefa aveva bocciato il Milan in più occasioni.

LE MOTIVAZIONI - Il Tas dunque ha accolto il ricorso del Milan: il caso è stato quindi rinviato alla Camera Giudicante della Uefa per "una sanzione disciplinare proporzionata". Secondo il Tas, l'Uefa non ha considerato o non ha potuto considerare alcuni elementi rilevanti, tra i quali "l’attuale situazione finanziaria del club, significativamente migliorata in seguito al recente cambio di proprietà". Ora per il Milan dovrà riprendere l’iter per la concessione del Settlement Agreement: il Milan sarà qui punito - probabilmente con una multa e con le limitazioni sulle liste Uefa - per le violazioni sulle regole del Fair Play Finanziario.

LE REAZIONI - Ieri sera, dopo 10 ore di udienza al Tas di Losanna, era stato l'ad Marco Fassone a fare il punto della situazione: "È stata una giornata intensa, abbiamo fatto il possibile. Sono stati affrontati gli aspetti di business, finanziari, legali. Adesso il panel ha tutti gli elementi per giudicare secondo legalità nel miglior modo possibile. La sensazione è che abbiano ascoltato molto, molto attentamente, che si sia andati molto nel dettaglio. Noi abbiamo cercato di mettere insieme tutta la nostra possibilità in termini di supporto legale, attraverso legali con differenti esperienze e un panel di esperti". 

LA CRONISTORIA - Perché il Milan si è rivolto al Tas? Il 27 giugno scorso il club rossonero era stato escluso dalle coppe europee dalla Camera Giudicante della Uefa, in virtù delle violazioni sul Fair Play Finanziario nel triennio 2014/17. Il 22 maggio la Camera Investigativa aveva invece negato la concessione del Settlement Agreement. A metà dicembre 2017 la prima bocciatura: la richiesta del Voluntary Agreement era stata rispedita al mittente per i dubbi sul rifinanziamento del debito allora esistente (303 milioni concessi dal fondo Elliott a Yonghong Li) e per le scarse garanzie economiche portate dall'uomo d'affari cinese. Con Elliott è cambiato tutto, il Milan torna in Europa.

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