Milan e Roma, da rivali a complici: si profila lo scambio Suso-Schick

Si contendono Veretout, ma lavorano anche a un affare condiviso. Intanto Giampaolo strega Milanello coi suoi metodi

Marco Giampaolo (Ansa)

Marco Giampaolo (Ansa)

Milano, 14 luglio 2019 - Rivali per Veretout, ma anche possibili complici di uno scambio. Milan e Roma sono entrambe decise ad assaltare la zona Champions dalla quale sono rimaste escluse e per farlo hanno messo nel mirino lo stesso giocatore a centrocampo (il già citato francese si unirà a Bennacer per rafforzare il reparto). Dall’altro lato, però, stanno anche riflettendo sulla fattibilità di un trasferimento nella capitale di Suso e a Milano di Patrik Shick. L’attaccante ceco è un pupillo di Giampaolo, che lo ha guidato nella splendida stagione vissuta in blucerchiato, mentre lo spagnolo potrebbe tatticamente avere qualche problema nel 4-3-1-2 del nuovo allenatore. Economicamente, particolare da non sottovalutare, i giallorossi dovrebbero versare alla Samp altri 20 milioni in caso di permanenza a Roma dell’attaccante al 1° febbraio 2020, al contrario dovrebbero riconoscere il 50% della somma ricevuta per la cessione. Schick sarebbe ben contento di raggiungere Giampaolo, che martedì scorso ha condotto a Milanello la prima seduta rossonera della sua carriera.

Sul campo di Carnago si è sentita una voce ferma e decisa ad ogni comando: «Palla a terra, due tocchi e qualità nelle giocate». Mister in mezzo con due palloni sotto il braccio, Piatek e compagni reattivi e rapidi ad eseguire. «Senza fretta!» – ha urlato di tanto in tanto – «Anche tre tocchi se servono!». Solo un assaggio per i rossoneri presenti al primo appuntamento con il nuovo tecnico, ma i concetti di gioco su cui insisterà l’ex blucerchiato sono apparsi subito chiarissimi. Metodico e puntiglioso, mette sempre in primo piano l’aspetto mentale dei suoi giocatori, ma la cura per quello fisico è maniacale. Lo dimostrano i pochissimi infortuni registrati dai suoi giocatori nei tre anni in blucerchiato. Il legame con lo staff medico è a doppio filo: «Sono collaboratori che hanno una grande importanza nell’economia della stagione», si legge tra le righe della tesi con cui ha preso il patentino per la professione.

Rapporto di rispetto ma a distanza, invece, con la stampa e con i media: poche parole negli intervalli e nel post-gara e meno informazioni possibili sulla formazione titolare alla vigilia del match. Fondamentali anche i tempi di riflessione e analisi sui novanta minuti giocati, che secondo il nuovo tecnico del Diavolo vale la pena affrontare a mente lucida un paio di giorni dopo la partita e non nell’immediato. È questo e molto altro Marco Giampaolo. Un allenatore che, come dichiarato da lui stesso in un’intervista di un paio di anni fa, vive il calcio a tutto tondo anche durante la giornata, e a cui capita persino di «scrivere schemi sulle tovaglie a pranzo e a cena».

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