Una carica azzurra per il Milan

Romagnoli e Cutrone pronti per domenica, Conti e Caldara attesi in Coppa

Alessio Romagnoli  e Patrick Cutrone (LaPresse)

Alessio Romagnoli e Patrick Cutrone (LaPresse)

Milano, 15 ottobre 2018 - Un derby che potrebbe segnare la svolta della stagione, un mese d’impegni e di punti preziosi in palio. Il Milan procede verso la stracittadina contro l’Inter del 21 ottobre e guarda con ottimismo al futuro: perché Gattuso, lentamente, sta recuperando tutti gli infortunati di questa prima parte di stagione.

E visti gli innumerevoli impegni, questa non può che essere una buona notizia. A una settimana dalla stracittadina il tecnico calabrese non può contare su ben cinque elementi: Caldara, Conti, Cutrone, Romagnoli e Strinic. Se su quest'ultimo i tempi di recupero dai problemi cardiaci appaiono incerti, per tutti gli altri il ritorno a pieni ritmi è cosa fatta. La pubalgia che ha messo ko Caldara pare sotto controllo, tanto che l’ex Atalanta potrebbe fare rientro già per la fine di ottobre. Difficile vederlo in campo nel derby, finora la sua unica apparizione rimane ancora quella di Europa League contro il Dudelange. Ma i tempi per un ritorno in campo da protagonista sono ormai maturi e nei prossimi giorni si aggregherà al gruppo. Stesso discorso per Andrea Conti, il cui recupero dal secondo intervento al ginocchio è ormai quasi concluso: lavora a pieno regime con i compagni, possibile rivederlo almeno tra i convocati tra 15 giorni.

Per Romagnoli e Cutrone il discorso appare molto ottimistico: l’affaticamento al flessore del primo e il problema alla caviglia del secondo non dovrebbero impedire ai due di essere a disposizione di Rino Gattuso già per il derby. Entrambi non hanno preso parte alla partita amichevole disputata sabato a Milanello tra la prima squadra e la Primavera solo in via precauzionale. Come detto, ottobre e novembre saranno mesi decisivi per le sorti stagionali del Milan. I rossoneri dovranno affrontare, nell’ordine: Inter, Betis (due volte), Sampdoria, Genoa, Udinese, Juventus e, dopo la successiva pausa per le nazionali, Lazio, Dudelange e Sassuolo. Il tutto in soli 40 giorni, periodo in cui servirà l’appoggio di tutta la squadra.

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