Milan, mal di schiena... e di gol: un Pipita mai così giù

Leo va a caccia di bomber

Gonzalo Higuain

Gonzalo Higuain

Milano, 11 dicembre 2018 - E ora Higuain è sotto processo. Per un rendimento deludente, ma anche per un atteggiamento in campo che non è piaciuto. Svogliato, fuori dal gioco e spesso inconcludente. Un giudizio che va ben oltre la sola espulsione rimediata contro la Juventus e che riguarda tutta l’attuale stagione del Pipita. Nel giorno del suo trentunesimo compleanno, il centravanti argentino ha dovuto fare mea culpa per un inizio di stagione pessimo: da quando è arrivato in Italia non era mai partito così male. Alla sua prima stagione italiana, con la maglia del Napoli, a dicembre aveva già realizzato 12 gol. In quelle successive 9, 16, 12 e 11. Quest’anno il bottino si ferma a 7. Ma, oltre i numeri, è proprio la situazione attorno al Pipita che lascia molti dubbi: perché il Milan su di lui ha investito molto e ora viene meno anche la totale fiducia sul suo possibile riscatto a fine stagione.

Troppi, ad oggi, in paragone con il suo rendimento, i restanti 36 milioni di euro da versare alla Juve. Se la sua stagione non è certo iniziata sotto i riflettori, quella di Cutrone viaggia su binari opposti. Il giovane prodotto del vivaio rossonero ha realizzato le stesse reti del Pipita, ma su di lui le aspettative erano inferiori. E ora il Milan è alla ricerca di un attaccante da affiancargli: sfumata l’ipotesi Ibrahimovic, toccherà ora a Leonardo trovare la soluzione ideale nella prossima sessione di mercato di gennaio rispettando i paletti del Fair play finanziario. Le voci attorno a Fabio Quagliarella non trovano al momento grandi conferme (il giocatore sta trattando il rinnovo con la Samp): la sensazione è che si stia lavorando a un qualcosa di più concreto e magari duraturo, come il possibile ritorno di Pato. A Leonardo piace l’attaccante brasiliano classe 1991 William José, sondato anche dalla Roma.

Intanto ieri primo giorno intero a Milano per Lucas Paquetá. Dopo la mattinata di visite mediche, il classe ‘97 ha fatto due ore di test a Milan Lab prima del saluto ufficiale di Leonardo e Maldini. Le prime sensazioni raccontano di un ragazzo timido ma molto educato, con un sorriso contagioso e una grandissima voglia di iniziare la nuova avventura. Buone notizie dal fronte infermeria. Ieri Musacchio ha svolto tutto l’allenamento con i compagni. Sia lui che Romagnoli potrebbero rientrare il 22 dicembre contro la Fiorentina, oppure il giorno di Santo Stefano a Frosinone.

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