Milan, Piatek sogna un altro eurogol con l’Atalanta

Dieci mesi fa firmò una doppietta e realizzò la rete più bella dell’anno, ora il Pistolero ha le polveri bagnate e le prestazioni non sono al top

Piatek

Piatek

Milano, 18 dicembre 2019 - Era il 16 febbraio 2019, Atalanta-Milan 1-3. In quell’occasione fu festa grande: andò a segno Calhanoglu, che fino a quel momento aveva tirato tanto in porta senza mai buttarla dentro. Ma soprattutto mise a segno una doppietta Piatek, con il gol del momentaneo pareggio che, a fine stagione, sarebbe stato eletto come il più bello del campionato. I rossoneri vinsero quello che era un vero e proprio scontro diretto per la Champions, blindando il quarto posto e portandosi a -1 dall’Inter, terza. Come le cose siano poi andate lo sappiamo; oggi, a distanza di dieci mesi, la situazione è diversa: il Milan non è in Champions, lì dove invece veleggiano i bergamaschi, capaci di raggiungere addirittura gli ottavi di finale, l’Inter dista addirittura 18 punti e Piatek non riesce più a segnare e offrire quelle prestazioni dei primi mesi dell’anno solare 2019.

L’unica costante, che di certo non incoraggia, è la grande mole di tiri in porta con conseguente mira sbagliata (e anche un po’ di sfortuna, bisogna ammetterlo) di Calhanoglu. Ora però è arrivato il momento della rivincita per Piatek e per tutto il Milan: perché la sfida contro l’Atalanta potrebbe davvero rappresentare uno spartiacque stagionale estremamente importante. Detto che i rossoneri arrivano da quattro risultati utili consecutivi (due pareggi e due sconfitte), una buona performance a Bergamo (e magari qualche punto) permetterebbe a Pioli di chiudere l’anno nel migliore dei modi e potersi concentrare sulle prossime sfide. Perché il calendario, ora, giocherà a favore dei rossoneri: con l’anno nuovo, infatti, il Diavolo dovrà affrontare nell’ordine Sampdoria, Cagliari, Udinese, Brescia e Verona.

Cinque gare che, eccezion fatta per la sfida contro i sardi, vedrà il Milan impegnato contro formazioni nella zona bassa della classifica. Un modo per poter ridestare anche dal torpore che l’ha colto Piatek, il quale non ha nessuna intenzione di alzare bandiera bianca per cedere il posto ad un altro attaccante. Oltretutto il polacco ha un’ottima percentuale di rendimento un po’ con tutte: contro l’Atalanta ha già messo a segno tre reti, mentre contro Sampdoria, Cagliari, Udinese ed Hellas Verona è già andato a segno quattro volte (una a testa). Nessuna marcatura al Brescia, affronta solo per 29’ subentrando ad André Silva in quella che fu l’unica presenza del portoghese con la maglia del Milan quest’anno. Sei partite per convincere la società che i 35 milioni di euro spesi meno di un anno fa per strapparlo al Genoa non siano soldi buttati via.

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