Montolivo, il Milan si è scordato di lui

Non gioca da maggio 2018, Gattuso non lo “vede’’ proprio. Inutilizzato anche Bertolacci

Montolivo

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Milano, 2 febbraio 2019 - Un mercato da protagonista, con gli innesti di Piatek e Paquetà che hanno innalzato la qualità della rosa a fronte, però, di un investimento monstre da 70 milioni di euro complessivi. Ma la sessione appena conclusa non ha portato solo sorrisi in casa Milan, anzi. Perché molti sono stati anche gli scontenti, rimasti incastrati e prigionieri di situazioni contrattuali o scelte tattiche che li hanno spinti lentamente nel dimenticatoio. È il caso soprattutto dell’ex capitano Riccardo Montolivo; che finora ha maturato 16 convocazioni in stagione senza scendere però mai in campo.

La sua ultima apparizione in maglia rossonera rimane ancora quella del 13 maggio 2018, quell’1-1 interno contro l’Atalanta condito da un’espulsione rimediata al 75’ per un grave fallo di gioco. Un commiato di certo non da incorniciare, per quella che è stata per sette anni la sua casa. E sarà stata forse proprio la crisi del settimo anno ad averne sancito la messa in disparte da parte di Gattuso, che ha sempre ribadito come la sua sia da considerarsi solo una scelta tecnica; e così, dopo 158 gare di Serie A con 10 gol, 13 di Champions, 6 di Coppa Italia e 5 di Europa League, la storia d’amore tra Montolivo e il Milan appare destinata ad interrompersi il prossimo 30 giugno, ultimo giorno del contratto che lega attualmente l’ex Atalanta e Fiorentina ai rossoneri. Impossibile una marcia indietro, anzi: la sua partenza in estate permetterà al Milan un cospicuo risparmio e abbassamento sul monte stipendi. Ceduto Simic al Frosinone e Halilovic allo Standard Liegi, l’altro grande scontento del mercato di gennaio è Andrea Bertolacci, che ha deciso di restare andando in scadenza anche lui a giugno nonostante i soli 139 minuti d’impiego quest’anno.

Situazione simile a quella di José Mauri (255 i minuti in campo), altro profilo che la società avrebbe piazzato molto volentieri per motivi di bilancio. Appuntamento rinviato in estate, dove il trio lascerà il Diavolo a parametro zero e sarà libero di trovare accordi con altre squadre. Per la felicità di Elliott, che risparmierà qualcosa come un totale di 10 milioni di euro di ingaggi lordi. A conti fatti, però, la loro esperienza è da ritenersi molto costosa per il club rossonero: oltre 25mila euro a minuto giocato. Non il massimo in periodi di fair play finanziario.

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