Milan, Tomori si sente a casa: "Il club ha mostrato molta fiducia in me, sono felice"

Il presidente Scaroni: “Questo è un bel momento per essere milanisti anche perché giochiamo un calcio entusiasmante"

Tomori (ANSA)

Tomori (ANSA)

Milano, 6 ottobre 2021 – Con la sosta imposta dalle Nazionali, è il difensore rossonero Fikayo Tomori a parlare della sua esperienza al Milan: “Sono davvero felice che sia andata così bene finora, abbiamo iniziato bene la nuova stagione. Il club ha mostrato molta fiducia in me e sono davvero felice. Sono  a mio agio lì, mi sento  sistemato e mi ha portato ad essere qui, quindi sta andando tutto molto bene". Maldini e Ibra Tomori, dal ritiro della sua selezione, ha tessuto le lodi del Diavolo: “Tutti nel mondo del calcio conoscono il Milan e quanto sia grande come club. C'è una grande pressione per vincere ogni partita e per giocare bene davanti a molti tifosi nello stadio e a Milano. Senti l'importanza della squadra per cui giochi e questa pressione mi fa tirare fuori il meglio, sia a me personalmente che alla squadra. Con questo tipo di pressione e questa voglia di vincere, il Milan è tornato a divertirsi dopo anni difficili. Ora siamo tornati in Champions e siamo nella parte alta della classifica e mi sto divertendo". Il difensore ha poi dedicato parole al dt Paolo Maldini: "Quando mi parlava ero come: 'Wow, è Paolo Maldini'. C'è quel tipo di pressione sapendo che sta guardando ogni partita ed è lì al campo di allenamento ogni giorno. Essendo io un difensore, voglio impressionarlo, così quando ero a metà del mio prestito la scorsa stagione - quindi verso aprile - abbiamo fatto una chiacchierata e ho parlato di cosa pensa del mio gioco, cosa devo migliorare...Non solo con me ma con altri terzini, altri difensori, altri giocatori in generale è davvero coinvolgente. Avere una leggenda come lui lì, quando dice qualcosa stai andando ad ascoltare, quindi è sicuramente una bella cosa averlo intorno ed è stato davvero un grande aiuto". Una figura decisiva, per Fikayo, è sicuramente Zlatan Ibrahimovic: "Da quando sono a Milano mi ha aiutato molto con la lingua. Mi diceva quando voleva che gli giocassi il pallone e dove voleva che difendessi, mi ha dato una grossa mano: ha una sorta di aura nello spogliatoio e quando è in campo o quando non gioca, la sua influenza si sente e incoraggia tutti. È un vero leader e quando gioca da un grande contributo. Anche se questa stagione non ha giocato molto, ha già segnato un gol. E' amato a Milano e quando è in campo con noi è una grossa spinta per la squadra: mi ricordo che in preparazione abbiamo fatto un gioco in allenamento che consisteva in una partita di foot-golf e io ero nella sua squadra ed ero tipo: "devo essere sicuro di essere al meglio". E' un vincente e trasferisce questo senso di vittoria a tutta la squadra". Scaroni Anche il presidente rossonero ha fatto il punto sulla situazione del club e sulle ambizioni da scudetto: "E' vero che bisogna inseguire i sogni e anche io registro con piacere le ambizioni dei calciatori e dell'allenatore. Io sono un uomo di business e nel budget di quest'anno abbiamo la qualificazione alla Champions League, se dovessimo qualificarci da prima della classifica sarebbe ancora più bello. Questo è un bel momento per essere milanisti anche perché giochiamo un calcio entusiasmante. Proporrei una modifica al regolamento del calcio con la regola che impedirebbe il passare indietro il pallone nella propria metà campo. Noi del Milan la passiamo poche volte indietro e questo mi diverte. Abbiamo una squadra giovane e equilibrata, abbiamo fatto dei passi in avanti anche sui costi della squadra mentre nei ricavi abbiamo avuto la grande botta del Covid. Sono stato contento della rielezione di Sala, sarà importantissimo continuare il progetto del nuovo stadio che sarà fondamentale per la crescita del nostro club e del nostro calcio". Scaroni ha poi parlato dell’ex portiere rossonero Gigio Donnarumma, stasera in campo a San Siro con la Nazionale: “Credo che Donnarumma sia un grande portiere che ha dato un grande contributo al Milan. Ha poi deciso di continuare la sua carriera uscendo dalla comfort zone del Milan. Ha fatto una scelta coraggiosa e gli auguro il meglio: stasera sarò a San Siro e mi auguro che il pubblico lo accolga con serenità". Sulle scelte dei rinnovi contrattuali il presidente ha specificato: "Queste scelte le fanno innanzitutto Maldini e Gazidis. Sono favorevole ad un rapporto della società con professionisti. Se questi hanno richieste che non possiamo sopportare, allora si prenderanno altre decisioni e gli auguro buona fortuna. Sono favorevole a sostituire un calciatore prontamente e con anticipo come nel caso di Maignan che non solo si è dimostrato un grandissimo portiere ma anche un leader all'interno dello spogliatoio. Siamo contentissimi di questa scelta così come mi auguro che Donnarumma sia contento della sua decisione". Su Maldini e Pioli, invece, Scaroni ha commentato: “Maldini è un grande campione, un grande milanista nonché un gentiluomo. Dopodiché ha imparato a fare il dirigente: oggi lo è molto di più rispetto a quello che era un anno fa, è maturato ed è diventato un grande dirigente. Il suo percorso continuerà. Ho visto il punto più basso del Milan a Bergamo e fu una sconfitta memorabile. Da quel momento in poi il Milan è cambiato sotto la guida sicura di un uomo come Pioli: non si lamenta mai e questo mi piace, anche nelle assenze che abbiamo subìto, riesce sempre a trovare soluzioni. Per me è molto importante l'aspetto aziendalista. Stiamo vivendo un momento magico perché c'è una perfetta unità di intenti tra Gazidis, Maldini e Pioli: questo si vede anche da come la squadra gioca che fa capire che ha una squadra dietro di dirigenti molto unita". Infine una chiosa sul futuro di Ibrahimovic: "La testa per fare il dirigente ce l'ha, non so se avrà la voglia ma se ce l'ha, ha tutte le carte in regola per farlo".

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