Milan-Lazio: è una notte da dentro o fuori. Gattuso-Inzaghi bivio decisivo

Rino: "Ci serve la qualità di Suso. E’ un giocatore che può darci tanto"

Rino Gattuso

Rino Gattuso

Milano, 13 aprile 2019 - Sei squadre in corsa per due posti nell’Europa che conta, sette partite per conoscere il verdetto, novanta minuti (quelli di stasera) che potrebbero pesare tantissimo (in caso di vittoria) oppure cambiare nulla (se finisse in parità). Nella volata Champions, l’impervio cammino del Milan passa dalla Lazio, ovvero sfida con 52 punti da una parte e 49 (con una gara in meno) dall’altra, pronta ad illuminare la notte di San Siro. È il primo di due match in undici giorni fra rossoneri e biancocelesti, ma se quella del 24 aprile (ritorno della semifinale di Coppa Italia) sarà una partita senza appelli, quella di stasera è comunque una sfida importantissima. Sia i padroni di casa (senza Paquetà e Donnarumma ma con un Conti in più) che i capitolini dovranno dare delle risposte dopo la recente flessione. Il Milan ha l’occasione per lasciarsi alle spalle le ultime quattro giornate senza vittorie (tre sconfitte e il pareggio casalingo con l’Udinese) e gli ultimi giorni in cui è riapparsa minacciosa la scure dell’Uefa.

Perciò, davanti ai 60mila fedelissimi, è necessario riprendere a correre. Gattuso chiede ai suoi di ripartire da quel di buono mostrato sabato scorso a Torino (giocherà la stessa formazione), soprattutto «la mentalità con cui i calciatori hanno affrontato la Juventus. Certo, dobbiamo fare meno errori, ma quella squadra mi è piaciuta. E siccome la Lazio somiglia tanto alla Juventus, dovremo avere tanta forza e cattiveria agonistica». Non solo. «Ci vorrà la qualità di Suso ammette l’allenatore -. Lui è un calciatore che può darci tanto». Dalla Lazio il mirino si sposta sull’altra sponda capitolina. Perché la Roma non è solo fra le rivali nella corsa Champions, ma (secondo radiomercato) una delle società pronte ad accogliere “Ringhio“ in caso di divorzio dalMilan. A sponsorizzare Gattuso è il suo ex compagno di Nazionale Totti, indiscrezione che il tecnico rossonero respinge con decisione: «Non sento Totti da 5 mesi, sono un tesserato e non posso parlare con altre società. AlMilan devo tanto. E poi Maldini lo avete ascoltato. Io sono felice, ho 2 anni di contratto e il nostro obiettivo è tornare in Champions. Il resto sono chiacchiere da bar».

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