Milan, il gran ritorno in Champions sarà senza Ibrahimovic

Sofferenza al tendine d'Achille per lo svedese che salta la trasferta di Liverpool. Rebic e Giroud le alternative

Ante Rebic

Ante Rebic

Milano, 14 settembre 2021 - Il Milan si prepara alla trasferta in casa del Liverpool per il suo gran ritorno in Champions League ma della compagnia non farà parte Zlatan Ibrahimovic: lo svedese è stato costretto a fermarsi di nuovo, proprio a una manciata di ore dalla partenza. Colpa di una “sofferenza al tendine achilleo” della gamba sinistra che ha convinto lo staff a tenerlo a riposo precauzionale. “

Un’infiammazione venuta fuori dopo la partita con la Lazio, oggi ha provato però il dolore persisteva ed era inutile prendersi dei rischi. Ad Anfield sarebbe sceso in campo dall’inizio, ma un’infiammazione al tendine può capitare dopo quattro mesi di stop” le parole di Stefano Pioli. Sui tempi di recupero il tecnico è ottimista: “Credo che lo rivedremo presto”. Ibra arrivava da quattro mesi di assenza dai campi e la gamba, la sinistra, è sempre quella a non dare pace al numero 11 rossonero. A Liverpool, quindi, giocherà uno fra Rebic e Giroud, con il francese che ha nelle gambe un minutaggio non molto ampio.

Parla Pioli

"Abbiamo lavorato tanto per migliorare, il nostro inizio di stagione dimostra che la squadra sa bene cosa deve fare. Il livello ora si alza, è una grande opportunità per dimostrare con possiamo giocare anche noi in questa competizione. Abbiamo valide alternative a Ibra, questi contrattempi fanno parte del calcio”. Sull’esordio in Champions il tecnico commenta: “Ci siamo preparati come sempre. Io conosco bene il Liverpool, ci siamo preparati bene. E' vero che in tanti non hanno mai giocato in Champions, ma noi sappiamo bene cosa dobbiamo fare. Siamo tornati in Champions grazie alle nostre idee e al nostro calcio. Non ci saranno partite facili in questo girone, le avversarie sono tutte competitive. Noi vogliamo scrivere la nostra storia in Champions, domani è una grande opportunità per noi. Grandissimo rispetto per il Liverpool, ma grande convinzione anche che possiamo fare bene”. Sulle condizioni di Giroud Pioli spiega: “Lunedì era un po' giù, ora sta meglio però. Ovviamente non ha i 90' nelle gambe, ma sta bene ed è disponibile. Rebic invece arriva da una grande partita, chiunque giocherà si farà trovare pronto”. Il Milan dovrà mettere in campo lo stesso spirito visto domenica in campionato: “Dovremo essere intelligenti in campo. Il Liverpool è sempre aggressivo, non aspetta, dovremo essere bravi a saltare la loro pressione con il palleggio o con un lancio lungo. Serviranno giocate tecniche di alto livello".

Kjaer

Intervenuto in conferenza stampa, Simon Kjaer presenta la sfida europea: “Dovremo avere la stessa mentalità anche con il Liverpool che è una squadra fortissima. Ora siamo messi meglio sia fisicamente che mentalmente. Sarà una partita difficile domani ma vogliamo giocare da Milan con il massimo rispetto. Non siamo in vacanza in Champions League ma per fare bene. Siamo cresciuti tanto e siamo ad un buon punto del nostro percorso. Partite così sono il motivo per cui giochiamo a calcio. Ci sono tante persone che pensano che non andremo a fare una grande partita ma dovremo affrontare la gara con la nostra mentalità e rispetto. "Giocare in Champions è giocare contro i migliori. Cresci di più se incontri i campioni. Ho avuto grandi esperienze a Anfield ed è sempre una bella sfida. La Champions è particolare e sappiamo quello che dobbiamo fare divertendoci e poi faremo i conti". Sulle parole di Kakà, invece, il difensore spiega: “E' sempre un piacere e mi rende orgoglioso che Kakà abbia detto così. Io faccio il mio lavoro ogni giorno come al solito. E' una partita speciale e che incontriamo con grande piacere. Vogliamo dimostrare la nostra voglia di tornare". Sul Milan, Kjaer non ha dubbi: "Sicuramente siamo migliorati tanto rispetto all'anno scorso. A livello fisico e mentale. Io penso di stare giocando il miglior calcio della mia vita, però gioco bene solo se la squadra sta bene e mi mette in condizione di giocare bene. Questo vale per tutti, poi le esperienze ti portano a saperti relazionare ai tuoi compagni e agli avversari. Dobbiamo provare a fare così per ogni nostro giocatore. Dobbiamo crescere ancora: c'è sempre qualcosa da fare per migliorare. Siamo in un buon momento e ci saranno tantissime partite con vittorie e sconfitte ma la cosa importante sarà lo spirito. C'è sempre stata una buona mentalità per migliorare". Sulla difesa rossonera il danese spende parole importanti: “Mi trovo molto bene con Tomori e Romagnoli. Il nostro lavoro è mettere il mister in difficoltà anche con Gabbia. Il rapporto tra noi è sempre stato buono e sarà buono. C'è una squadra che vuole giocare per fare il massimo, vincere lo scudetto e per questo servono due giocatori minimo per ogni posizione. Fino al 22-23 dicembre ci sono 32 partite e dovremo vincere da squadra".

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