Il Milan sbatte contro il muro sardo: finisce 0-0, ora si decide tutto a Bergamo

Occasione sprecata dai rossoneri contro un Cagliari già salvo, vano l'assalto finale

Ante Rebic e Razvan Marin

Ante Rebic e Razvan Marin

Milano - Un sogno chiamato Champions: a San Siro il Milan va a caccia di una vittoria contro il Cagliari per qualificarsi aritmeticamente all’Europa che conta. I sardi sono già salvi dopo il pareggio del Benevento di oggi pomeriggio ma alla fine il match termina 0-0 nonostante l’assalto finale da parte dei rossoneri, che si giocheranno tutto all’ultima giornata contro l’Atalanta già in Champions.   

In campo 

Ovviamente assente Ibrahimovic, a cui si aggiunge Matteo Gabbia per una lesione del muscolo retto femorale destro ma il tecnico emiliano recupera Saelemaekers, che ha scontato il turno di squalifica, e torna dal 1'. Per il resto Pioli conferma quasi in toto la formazione che ha strapazzato il Torino, con Rebic prima punta. A centrocampo reparto completato da Brahim Diaz e Calhanoglu mentre in difesa Tomori viene ancora preferito a Romagnoli. Semplici invece si affida a Nainggolan e Joao Pedro dietro a Pavoletti. 

Nessun gol

I padroni di casa partono subito con il piede sull’acceleratore e al 4’ un’azione combinata tra Brahim Diaz e Rebic porta il croato al tiro incrociato dal limite ma la conclusione termina sul fondo mentre gli ospiti replicano con Lykogiannis che serve un cross in mezzo per Pavoletti, anticipato da un intervento in scivolata di Kjaer: dopo un’azione confusionaria terminata con un piattone di Kjaer murato dalla difesa sarda, il Milan ci riprova al 18’ quando Calhanoglu intercetta un passaggio sbagliato da Nandez e scarica per Saelemaekers che calcia dalla distanza ma Cragno devia il tiro in angolo sugli sviluppi del quale è ancora il belga a tentare il gol in controbalzo ma la traiettoria è fuori misura. Il Milan resta proiettato in avanti ma il Cagliari al 27’ si fa minaccioso in ripartenza, ma Joao Pedro non riesce a controllare il tiro di Nainggolan e la difesa di casa spazza, mentre un minuto dopo è ancora Kjaer a disinnescare il rasoterra di Nandez: alla mezzora Calabria scarica un missile da distanza siderale ma sfiora soltanto un grande gol.

Kjaer viene ammonito per fallo su Joao Pedro ed è il Cagliari adesso a fare la partita salendo in cattedra: prima su cross dalla bandierina è decisivo l'anticipo di Theo Hernandez su Pavoletti regalando un altro corneri ai sardi, poi è Kjaer ad anticipare ancora una volta l’attaccante ospite sventando il pericolo. Al 42’ al Milan non riesce uno schema su punizione che porta al mancino di Theo Hernandez finito abbondantemente alto e il Diavolo termina la prima frazione di gioco in avanti senza però trovare lo spunto giusto per infilare Cragno: qualche errore di fretta e di tecnica portano i rossoneri a soffrire più del dovuto contro un Cagliari che nonostante non abbia più nulla di chiedere al campionato gioca con grande convinzione. A un minuto dall’intervallo i casalinghi si guadagnano con Diaz un calcio piazzato dal limite dell’area, della battuta si incarica Calhanoglu ma il tiro viene deviato dalla barriera in angolo: il tempo è scaduto e Massa decide di mandare tutti negli spogliatoi.

Assalto inutile 

Nella ripresa Pioli opta per Leao a posto di Saelemaekers ed è Calhanoglu a impegnare subito Cragno con una conclusione centrale: i rossoneri tornano in campo con un piglio più aggressivo alzando la pressione in area sarda con un mancino di Hernandez deviato in corner ma al 53’ è il Cagliardi a sfiorare il gol con il colpo di testa di Pavoletti su cui Donnarumma si supera respingendo da due passi. Il tecnico di casa cambia anche Diaz con Castillejo per provare a scardinare la difesa ospite che si sta comportando con ordine, aggiungendo poi i cambi di Dalot e Meité al posto di Calabria e Bennacer, mentre il Cagliari si fa vedere al 61’ con Godin il cui colpo di testa è però fuori misura: i sardi pressano e guadagnano il settimo corner del match due minuti dopo e stavolta Donnarumma si supera nuovamente ancora su un colpo di testa di Godin, mentre il Milan torna a farsi vedere in avanti con Castillejo (ma il suo tiro al volo non dà problemi a Cragno) e al 66’ con Calhanoglu, il cui tiro è potente ma mal calibrato. A venti minuti dalla fine è Calha a provare il tiro guadagnando un corner sul quale il colpo di testa di Rebic non trova fortuna e al 75’ un’azione manovrata dei rossoneri vede Rebic deviare male di testa un buon cross di Calhanoglu: un minuto dopo il turco si incarica di un calcio piazzato sulla destra sul quale Cragno respinge bene.

Il Milan si gioca il tutto per tutto negli ultimi minuti di gioco ma il Cagliari regge bene all’urto di casa mentre Pioli butta nella mischia all’88 Mandzukic al posto di Calhanoglu: al ’91 il sinistro a giro di Castillejo non centra la porta di poco, due minuti dopo lo spagnolo ci riprova ma Godin devia in corner. Il triplice fischio di Massa allontana il sogno Champions per il Milan, che dovrà vincere a Bergamo nell’ultima giornata contro l’Atalanta.

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