Leonardo rischia grosso, ora è solo contro tutti

Dalle liti con Gattuso ai contrasti con la Morace

Leonardo, direttore generale del Milan

Leonardo, direttore generale del Milan

Milano, 17 maggio 2019 - Un anno fa di questi tempi, fu Adriano Galliani a “segnalare“ il pupillo Leonardo alla nuova Proprietà rossonera, dopo i disastri della gestione cinese. Dodici mesi dopo il bilancio per il brasiliano non è positivo: anche lui è sotto esame nello scorcio finale di stagione, e non solo per certe scelte di mercato (l’ad Gazidis non è del tutto soddisfatto del rendimento di Paquetà, pagato 35 milioni “sulla fiducia“).

Sono i rapporti interni fra Leo e l’ambiente rossonero, litigi e posizioni contrastanti all’interno dello spogliatoio che fanno vacillare la posizione del direttore dell’area tecnica. E mentre c’è chi già ipotizza l’attuale ds della Lazio Tare come possibile successore, a Casa Milan ci si domanda perché Leonardo abbia avuto così tanti problemi. Vero, degli attriti pregressi con Gattuso già si sapeva, anche se i due diplomaticamente continuano a dire che «non ci sono problemi». Per come sono andate le cose, invece, i problemi ci sono eccome. Dirigente e allenatore sono figure incompatibili, fosse stato per il primo l’allenatore si doveva cammbiare subito.

Ma Leonardo sa bene che quel tipo di decisione sarebbe stata impopolare agli occhi dei tifosi, legatissimi a “Ringhio“. Perciò si è andati avanti da “separati“ in casa, con Leonardo che - si sussurra nello spogliatoio - pare sia intervenuto spesso (dopo il derby, nel momento più negativo della stagione rossonera) anche sulla conduzione tecnica, creando confusione tra i giocatori e mandando in fibrillazione Gattuso. Sembra non ci sia grande feeling e stessa unità d’intenti anche con Gazidis (tutto cominciò prima di Natale, quando Leonardo aveva praticamente definito il ritorno di Ibrahimovic a Milano). Non solo. I beneinformati assicurano che persino Carolina Morace (suggerita alla società proprio da Gattuso) abbia avuto forti contrasti con il brasiliano.

Per il semplice motivo che, così come con Gattuso, anche con l’allenatrice del Milan femminile è bastato qualche risultato negativo per metterne in discussione tutto il lavoro senza apprezzare quel che di buono era stato già fatto. E infatti la Morace non ha divorziato dal Milan per mancanza di risultati (che sono comunque arrivati, ovvero il terzo posto in campionato con vittorie su Juve e Fiorentina e semifinale di Coppa Italia), ma per i forti contrasti con Leonardo, su gestione e programmazione. Aveva un biennale, ma ha preferito interrompere la sua avventura in rossonero. Di certo nelle non le mancheranno nuove opportunità. Molto presto.

 

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