Milan-Lazio, la delusione di Pioli: "Risultato bugiardo"

Il tecnico rossonero prova a guardare avanti: "La squadra c'è, non arrendiamoci"

La delusione rossonera ha fine match

La delusione rossonera ha fine match

Milano, 4 novembre 2019 - Serata dal sapore di Champions quella di ieri sera a San Siro, dove il Milan è caduto contro la Lazio sotto i colpi di Immobile e Correa. Una brusca frenata dopo la vittoria di misura di giovedì scorso contro la Spal che però non demoralizza Stefano Pioli, che a fine gara ha commentato così la prova dei suoi: «La squadra è in crescita ma con la Lazio era importante vincere. La prestazione della squadra c’è stata con generosità e spirito, ci siamo presi dei rischi ma creando anche pericoli alla difesa della Lazio. La strada è quella giusta, ci stiamo avvicinando a un livello alto, dobbiamo soltanto alzare il livello di prestazione.

La squadra ha battagliato per 95 minuti, il cambiamento del risultato durante il match cambia anche l’atteggiamento mentale: dobbiamo essere più puliti e precisi nelle posizioni e nelle scelte fatte, abbiamo verticalizzato quando dovevamo gestire la palla e viceversa, ora però vedo i miei giocatori convinti. C’è da lavorare tanto e bene: Leao? Mi aspettavo di più da lui, la sua entrata ci doveva dare altre cose, bisogna lavorare più di squadra, è un ragazzo che deve fare di più, il suo apporto non è stato all’altezza delle sue qualità che sono tante ma deve ancora farle vedere. Sul secondo gol eravamo 3 contro 2 netti, sono situazioni che dobbiamo interpretare con più velocità e attenzione. Non è il momento di puntare il dito contro nessuno, le qualità ci sono: non avremo tanti campioni ma sono tutti ottimi giocatori, lavorando con più passione e collaborazione ci possiamo togliere ancora delle soddisfazioni, il fatto di essere giovani può incidere su certe cose ma siamo giovani maturi per capire come si approccia una partita e come si affronta una gara. La squadra a fine gara era con la testa bassa per la sconfitta ma convinta di aver fatto un’ottima prestazione: Rebic doveva coprire Lulic e l’ha fatto bene, non sono le posizioni sul campo ma sono le letture in campo che cambiano le cose e paghiamo un risultato negativo ma con una prova convincente per spirito e voglia di costruire contro una squadra davvero molto forte». Un dato statistico da considerare che riguarda Pioli rispetto al suo predecessore va considerato: dopo quattro giornate l’ex tecnico della Fiorentina ha fatto solo 4 punti rispetto ai 6 conquistati da Marco Giampaolo.

Clima partita carico (con i soliti fischi alla lettura della formazione milanista rivolti a Rodriguez e Kessié soprattutto) e pre gara in cui ci ha pensato Paolo Maldini a fare il punto della situazione in via Aldo Rossi: «Come ha detto Boban giovedì dobbiamo pensare partita per partita. Dobbiamo uscire da questa situazione difficile in classifica pensando a una partita alla volta, con la Lazio è una partita non decisiva ma importante perché davanti vanno spedite. Non possiamo perdere il passo. I tre punti con la Spal ci hanno fatto bene, potevamo avere due punti più per la partita con Lecce.

Ma ora è inutile pensare al passato, dobbiamo affrontare tre partite difficili ma arriveremo preparati». Dici Maldini e Lazio e la memoria torna al 1989, anno dell’ultimo successo ospite in Milan-Lazio fino a ieri: il 3 settembre di quell’anno, terza giornata della stagione, la sfida fu decisa da uno spettacolare autogol di Paolo Maldini. Formazione rimaneggiata da parte del tecnico milanista rispetto alla vittoria contro la Spal con Krunic preferito a Kessié per partire titolare: se da una parte Pioli ha ritrovato in settimana Mattia Caldara e Ricardo Rodriguez dall’altra è stato costretto a non convocare Jesus Suso e Musacchio. L’autore del gol decisivo contro gli spallini è stato fermato da un risentimento all’ ileopsoas mentre il difensore argentino ha problemi all’adduttore. Dopo poco più di mezzora dal fischio di inizio di ieri, inoltre, Pioli ha dovuto affrontare un’altra grana: Castillejo si è accasciato a terra incapace di continuare il match e al suo posto ha fatto il suo ingresso Rebic. C’è apprensione dunque in vista del match contro la Juventus di domenica.  

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