Coppa Italia, per il Milan un'occasione capitale

Il Diavolo sfida una Lazio in emergenza e sogna un titolo che manca dal 2003. Gattuso: "Serve umiltà"

Gattuso

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Milano, 26 febbraio 2019 - La ghiotta occasione per scalzare la Juventus. La semifinale d’andata di Coppa Italia di stasera tra Lazio e Milan offre ad entrambe le squadre la concreta possibilità di vincere un trofeo, interrompere il dominio bianconero e rilanciarsi nell’inedita veste di vera antagonista della banda di Allegri. Un’opportunità per tutte e quattro le squadre rimaste in lizza, ma soprattutto per il Milan di Elliott, con il management americano che sogna di alzare il primo trofeo alla prima stagione alla guida del club: «Stiamo attraversando un buon momento – l’ammissione di Gattuso alla vigilia – però giochiamo contro una squadra che è diventata una realtà del calcio italiano da qualche anno». La Coppa Italia nella bacheca del Milan manca dal 2003: «Dobbiamo essere bravi a tenere alto l’entusiasmo e poi vedremo dove arriveremo» la sentenzia del tecnico calabrese.

Che, per l’occasione, schiererà la formazione tipo, con il rientro di Calabria al posto di Conti e di Suso per Castillejo. Unico cambio Laxalt, che potrebbe concedere un turno di riposo a Rodriguez; in dubbio Calhanoglu, che sta vivendo l’imminente nascita della primogenita e, qualora i tempi fossero maturi, volerebbe in Germania per far posto a Borini. Se il Milan lancia i suoi titolari, in casa Lazio c’è grande emergenza: «Abbiamo avuto solo quattro giorni per lavorare e dobbiamo farci trovare pronti», l’ammissione di Inzaghi, che potrebbelanciare Lucas Leiva al centro della difesa.

Mentre per Gattuso ci sono solo problemi di abbondanza: il tecnico calabrese punterà ancora su Paquetà («Abbina quantità a qualità») e Bakayoko, con Biglia che deve farsi «trovare pronto, ci deve dare qualcosa anche quando parte dalla panchina». Il tutto nel giorno dei 20 anni di Donnarumma: «A livello mentale è cresciuto tanto. Deve continuare su questa strada» ha sentenziato ancora Gattuso. Al quale ha fatto eco l’ex ad rossonero, Adriano Galliani: «E’ un fenomeno – le sue parole – era a meno di un passo dall’Inter, ma alla fine siamo riusciti a portarlo in rossonero». 

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