Lazio-Milan 4-1, i rossoneri di Montella affondati da un super Immobile / FOTO

La tripletta di Immobile segna la gara, la quarta rete di Luis Alberto. Accorcia le distanze Montolivo

Il portiere Donnarumma dopo il ko di Roma (LaPresse)

Il portiere Donnarumma dopo il ko di Roma (LaPresse)

Milano, 10 settembre 2017 - Milan strapazzato con un netto 4-1 dalla Lazio all'Olimpico nella terza giornata di campionato. Parte meglio il Milan. La squadra di Montella tiene il possesso palla e prova a rendersi pericolosa con una fiammata di Kessie al decimo ma Strakosha fa buona guardia. Poco dopo la Lazio perde Wallace per infortunio, al suo posto dentro Bastos. Proprio il nuovo entrato ha un'occasione d'oro sugli sviluppi di un angolo ma, incredibilmente, da pochi passi non trova la deviazione vincente. Con il passare dei minuti il Milan cala mentre i biancocelesti aumentano il ritmo. Incursione di Luis Alberto e fallo netto di Kessie, fino a quel momento il migliore dei rossoneri. Immobile non lascia scampo a Donnarumma e firma il vantaggio laziale. Il gol mette le ali all'Aquila biancoceleste che al 42' trova il bis con un'azione da applausi rifinita da Lulic con un cross perfetto dalla destra sul quale il centravanti in mezza rovesciata gonfia per la seconda volta la rete. Per nulla sazia la Lazio inizia la ripresa in modo famelico mentre il Milan è alle corde. La rete del 3-0 è il manifesto della squadra plasmata da Inzaghi. Discesa di Lulic che manda in tilt Calabria, cross in mezzo dove Parolo addomestica e serve un assist al bacio per Immobile. L'attaccante campano festeggia la tripletta personale. Il tempo di mettere la palla a in mezzo ed arriva il poker. Contropiede fulminante condotto da Immobile per Luis Alberto e palla in rete. Montella prova a dare la scossa ai suoi con un doppio cambio: fuori gli inconcludenti Borini e Cutrone dentro Kalinic e Calhanoglu. Una mossa che porta subito i suoi frutti. Da una punizione del turco respinta da Berisha nasce infatti la rete milanista siglata da Montolivo. Il gol è una scossa, almeno dal punto di vista del morale, per i rossoneri ma i successivi tentativi di Kalinic e Calhanoglu vanno a vuoto esaurendo così la breve folata dei milanesi.

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