Il Milan non cerca alibi: "Juve più forte"

Una partita non banale, tante occasioni e qualche colpo di scena

Rino Gattuso

Rino Gattuso

Milano, 12 novembre 2018 - Il realismo di Gattuso dopo Milan - Juve è stato la migliore fotografia della partita. «La verità è che noi in questo momento non siamo in grado di affrontare una squadra così attrezzata», ha commentato nel post gara ai microfoni di Sky. Non ha cercato alibi l’allenatore rossonero, nonostante abbia dichiarato che nella sfida di ieri non avesse parecchi giocatori a disposizione. Una sconfitta che ha analizzato a prescindere dagli assenti: «Bisogna parlare di chi scende in campo, e quelli che sono scesi in campo ieri hanno affrontato una squadra fortissima, preparata e che vince da anni. C’è differenza a livello fisico e a livello di passo. E non è la squadra più forte solo in Italia, perché ha una grande mentalità anche a livello europeo. Noi potevamo sfruttare meglio e rimanere in partita fino all’ultimo, abbiamo commesso errori ma non è tutto da buttare quello che ho visto in campo».

Anche sull’episodio del rigore e la prestazione di Higuain, Gattuso ha analizzato lucidamente quanto accaduto: «Il rigore poteva cambiare sicuramente qualcosa, ma in squadra i giocatori che vanno sul dischetto sono Kessié, Suso, il Pipita e Calhanoglu. Scelgono loro e non voglio fare nessuna polemica. Gonzalo se l’è sentita e ha sbagliato. Sbaglia Higuain come ha sbagliato Kessié. Ora sarebbe facile massacrare il Pipita. Spero invece che si scusi per l’atteggiamento tenuto con l’arbitro perché con l’esperienza che ha un campione come lui, non possono succedere certe cose. Ha sentito tanto la partita di ieri e l’emozione dello scontro con la sua ex squadra gli ha giocato un brutto scherzo». Lucido nell’analisi sia dei limiti che dei mezzi della sua squadra Gattuso. E consapevole che gli errori in una partita li commettono anche i migliori. E anche se quella di Higuain è stata una serata maledetta, per la squadra, per il suo allenatore e per il pubblico milanista, l’attaccante argentino continuerà ad essere una benedizione.

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