Milano, 10 settembre 2019 - C’è chi lo vede come nuovo trequartista, chi mezzala sinistra nell’eventuale rispolverato 4-3-3. L’unica cosa che conta ora è che per il rientro in squadra di Bonaventura i tempi appaiono ormai maturi. La sosta per le nazionali gli ha dato la possibilità di mettere benzina nelle gambe senza l’assillo della gara imminente, ma è chiaro che l’ex atalantino ha voglia di tornare e uscire dal tunnel iniziato sette mesi fa, con l’operazione al ginocchio sinistro a novembre 2018 a Pittsburgh. Bonaventura morde il freno e spera di insinuare dubbi nella testa di Giampaolo, che da un lato predica prudenza ma dall’altro è tentato, perché Jack potrebbe davvero essere il trequartista ideale per far decollare il suo progetto tattico, il 4-3-1-2 sul quale si è lavorato per tutta l’estate.
Se il campo rappresenta la priorità, il suo contratto ne è la naturale conseguenza e il tempo non gioca a favore del Milan. L’attuale scade a giugno 2020, il che significa che a fine gennaio, in caso di mancato rinnovo, Bonaventura potrebbe firmare con un’altra squadra e in estate lasciare a costo zero. Considerando la lunga inattività e la delicatezza dell’infortunio, il Milan non vuole forzare inutilmente ma si augura di avere risposte prima della sosta natalizia, per decidere la strategia da adottare col procuratore del giocatore, Mino Raiola.
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